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Eugenio Abbattista e l'Arbitro Multitasking

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Pubblicato in 2015/2016
Venerdì, 18 Dicembre 2015 10:31

Dopo la visita del Componente Nazionale dell’AIA, l’Arbitro Benemerito Giancarlo Perinello, del 9 novembre scorso, un altro illustre ospite ha presenziato alla RTO congiunta di mercoledì 18 novembre, l’arbitro in forza alla C.A.N. B Eugenio Abbattista. La visita di Eugenio, iniziata fin dal primo pomeriggio quando, con la sapienza di un vero professionista, ha diretto la seduta di allenamento del polo sezionale fissata appositamente per l’occasione, è poi proseguita con la Riunione Tecnica Obbligatoria.

Accolto tra i calorosi applausi di una sala gremita da un gran numero di associati patavini, Eugenio ha iniziato la sua lezione ringraziando il Presidente Scarpelli e il Consiglio Direttivo per l’ospitalità e salutando vivamente gli amici e colleghi della C.A.N. B Daniele Chiffi, Giovanni Colella e Mario Festa. Egli, sottolineando l’eleganza della sala Fornace Carotta, che da più di tre anni ospita le riunioni degli associati della sezione B. Bellini di Padova, ha dato inizio alla propria lezione dal titolo “L’Arbitro Multitasking”.
Il multitasking, termine mutuato dal linguaggio informatico che delinea la capacità di un computer di eseguire contemporaneamente più programmi, applicato all’ambito dell’arbitraggio acquisisce un significato inedito. L’arbitro, infatti, riassume perfettamente in sé tutte le competenze ricomprese in tale nozione. Nel corso della gara egli è in grado di svolgere contemporaneamente molteplici compiti con la stessa attenzione, così come di attribuire a ciascun accadimento la giusta importanza senza perdere di vista la priorità principale, ossia assicurarsi che tutti i giocatori rispettino le regole del gioco del calcio. Il nostro illustre relatore ha, inoltre, sottolineato come la capacità di essere multitasking non sia da considerarsi come un dono di madre natura, ma come il risultato di un costante lavoro di formazione e di correzione dei propri errori. In tale ottica risulta fondamentale il ruolo ricoperto dagli osservatori arbitrali i quali, grazie ai loro consigli e alla loro esperienza, aiutano gli arbitri a migliorarsi sempre di più.
L’intervento di Eugenio, ascoltato con vivace interesse dalla platea, si è concluso con la visione di alcuni filmati relativi a gare da lui dirette. Tale momento di crescita collettiva è stato accolto con entusiasmo dagli associati padovani, i quali hanno partecipato con trasporto al dibattito sapientemente alimentato dall’arbitro molfettese.

Dopo aver nuovamente ringraziato il Presidente Scarpelli e la platea per la calorosa accoglienza, Eugenio, assieme ai numerosi presenti, ha aderito all’ iniziativa benefica denominata "Operazione Occhi Dolci", in ricordo di Marco Lovison, fratello del nostro collega Roberto. A coronamento della bellissima serata si è tenuta, infine, la consueta cena conviviale in un ristorante della zona in compagnia dell'illustre ospite.

(foto di Marco Gabrielli)

La quarta RTO congiunta della stagione 2015-2016 si apre con la consueta carrellata di comunicazioni agli associati da parte del Presidente Scarpelli che preannuncia, tra l’altro, l’imminente visita dell’arbitro CAN B Eugenio Abbattista presso la nostra sezione, in occasione della prossima riunione plenaria prevista per il 18 novembre.

In pochi istanti la parola passa all’ospite di serata, il componente del Comitato Nazionale dell'AIA, l'A.B. Giancarlo Perinello.
L’illustre relatore, dopo aver portato all’assemblea i saluti del Presidente Nicchi, delinea quello che è il cuore della riunione: l’AIA come Associazione rappresentativa di tutti gli arbitri di calcio italiani.
Troppo spesso infatti si dà per scontato che esista un’associazione che ci rappresenti e ci tuteli, quando invece andrebbe considerata a tutti gli effetti una conquista. Solo aggregandosi in un’associazione può formarsi, grazie alla dialettica interna, un consenso comune sulle linee guida organizzative e tecnico-regolamentari che possa esprimersi unitariamente ed efficacemente all’esterno.
La forza dell’associazione sta nell’avere una struttura stabile ed autonoma rispetto alle altre realtà, e l’AIA, con i suoi 104 anni di storia ha saputo — non senza momenti difficili — raggiungere traguardi importanti proprio sotto il profilo dell’indipendenza. A dimostrazione di ciò, vi è il fatto che la nostra associazione è l’unica realtà arbitrale che nel panorama sportivo partecipa all’Assemblea Federale ed all’elezione del relativo Presidente.
Perinello si addentra poi nel discorso snocciolando dati importanti sulla struttura dell’AIA: 210 le sezioni, 18 i Comitati Regionali, 2 i Comitati Provinciali, circa 35 mila gli arbitri in attività stando ai dati del luglio scorso.
Non si può negare — continua il componente nazionale — che sotto il profilo dell’autonomia patrimoniale ci sia ancora molto da fare, ma il reperimento di uno sponsor che dall’anno prossimo accompagnerà gli arbitri, è sicuramente un’importante tessera del complesso mosaico da completare giorno dopo giorno.
Ma che cosa significa, senza troppi giri di parole, “Associazione Italiana Arbitri”? L’Associazione è condivisione e coesione, l’Italianità rappresenta l’unità quale sintesi della diversità (di cui sono riflesso le differenti sezioni che danno voce alle diverse realtà territoriali), ed infine, l’Essere Arbitri significa mettere al servizio del calcio le proprie capacità tecniche per garantire il rispetto delle regole di questo magnifico sport.

Su queste riflessioni, la riunione volge al termine ed è il momento dei saluti e dei ringraziamenti: grazie a Giancarlo — a nome di tutta la Sezione — per la bella quanto proficua serata passata assieme!

 

(foto di Mario Petrillo)

Tra sogni e passione

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Pubblicato in 2015/2016
Domenica, 25 Ottobre 2015 13:56

Alla Riunione Tecnica Obbligatoria di lunedì 12 ottobre è stato nostro graditissimo ospite il Componente del Settore Tecnico Natalino Tagliapietra, Arbitro Benemerito della sezione di Schio che attualmente si occupa del progetto Mentor-Talent.
Ha aperto, come di consueto, la riunione il Presidente Scarpelli annunciando un nuovo progetto che interesserà tutti gli associati della sezione patavina, ossia la “Biblio AIA Padova”: un’iniziativa fortemente voluta dallo stesso Presidente per promuovere la lettura. Questo progetto sarà curato dal Consigliere Biagio Marasciulo, che, con l’imprescindibile supporto informatico del consigliere Giancarlo Meneghetti, si occuperà di raccogliere tutti i libri che gli associati vorranno donare o prestare alla sezione, catalogarli e disporre una sorta di registro per il prestito. A questo punto il Presidente Scarpelli ha lasciato la parola al nostro ospite le cui prime parole sono state: “Se non c’è la passione, ritengo non si vada da nessuna parte: essa è fondamentale nella vita di ognuno di noi.” E ancora: ”Alla base sta la passione e poi i sogni. È giusto! I sogni non hanno scadenza, poniamoci degli obbiettivi  e raggiungiamoli, passo dopo passo.”
Presso una sala Fornace Carotta gremita, Natalino, dunque, ha impostato il suo intervento non tenendo un monologo nei confronti dei presenti, bensì pretendendo che fossero loro a “tenere” la lezione;  questo, perché, per interpretare ed applicare correttamente il regolamento con la maggior uniformità possibile è necessario un confronto diretto tramite scambi di opinione e ragionamenti differenti che, anche nei casi più dubbi, portino ad una soluzione comune.
A tal fine è stato trasmesso un “videotest” composto da brevi filmati riguardanti 10 episodi “arbitrali” oggetto di discussione, in merito ai quali ogni partecipante ha dovuto prendere una decisione dando o meno un provvedimento tecnico con eventuale successiva sanzione disciplinare.
Dopo una prima visione individuale, si è passati alla fase della discussione, rianalizzando in gruppo diversi casi difficili da valutare :

- la corretta interpretazione del fallo di mano;

- la sottile linea di distinzione tra condotta violenta e grave fallo di gioco;

- gli estremi per la considerazione della condotta gravemente sleale;

- le posizioni degli attaccanti da valutare se attive o passive nelle chiamate dei fuorigioco;

generando, così, un confronto a tratti acceso, ma per questo ancor più proficuo per arrivare alla fine ad una valutazione il più possibile condivisa.
Natalino si è, infine, prodigato affinché ognuno di noi abbia sempre un obiettivo. Grande o piccolo che sia questo, insieme alla passione, deve essere la molla per spingerci ad andare avanti, a migliorare sempre senza  fermarci pensando di essere arrivati al nostro limite. Lo stesso Daniele Orsato, Arbitro Internazionale, suo conoscente e amico, gli ha riferito recentemente di essersi creato un nuovo obiettivo per non rischiare di sentirsi scarico.
E così con grande trasporto il Componente del Settore Tecnico ha concluso: “Passione, passione, passione…non smettete di sognare perché i sogni non hanno fine!”.

RTO 28 settembre: pronti? Si ricomincia!

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Pubblicato in 2015/2016
Giovedì, 01 Ottobre 2015 23:00

La prima Riunione Tecnica Obbligatoria inizia con un doveroso momento di silenzio per ricordare la recente scomparsa dell’A.B. Tiziano Becattini.
Passando con difficoltà dalle parole che attestano stima ed affetto nei confronti del Collega all’apertura dei lavori assembleari, il Presidente Scarpelli richiama l’attenzione degli associati sugli aspetti più salienti di questo inizio di stagione.

Di buon auspicio è stato senz’altro il raduno sezionale che poche settimane fa si è svolto presso le strutture dell’Hotel Petrarca di Montegrotto Terme: non solo la folta presenza di associati, ma anche lo spirito è sembrato quello giusto per ripartire tutti assieme, perché no, divertendosi.
Anche i recenti dati sull’età media degli arbitri in forza all’OTS sono confortanti: si è passati dai 27 anni di qualche anno fa, agli attuali 25,8 con un importante incremento degli under 18. Alle porte c’è, fra l’altro, un nuovo corso per aspiranti arbitri che al momento conta ben trenta iscritti.
Si ricorda poi il brillante inizio di stagione delle nostre “punte di diamante” Chiffi e Colella e l’importanza, anche per i quattro arbitri selezionabili in forza al CRA, di lavorare sodo e farsi trovare pronti, senza cercare alibi di alcun tipo.

Dalla riunione degli organi tecnici sezionali tenutasi nei giorni scorsi a Lazise (VR), è inoltre spuntato il nome dell’illustre collega CAN B che avremo l’onore di ospitare in una delle future RTO: si tratta di Eugenio Abbattista della Sezione di Molfetta.
Concluse le numerose comunicazioni di carattere organizzativo-associativo, il focus della riunione si sposta su tematiche di carattere più prettamente tecnico: è infatti il momento di correggere — sotto la sapiente guida dell’insostituibile Mario Festa — i quiz tecnici somministrati ai colleghi AE ed OA nei rispettivi raduni.

È questa l’occasione per ripassare una serie di disposizioni regolamentari: l’estensione dell’area tecnica, la procedura per la sostituzione dei calciatori, le nozioni di “fallo tattico” e molto altro, il tutto condito da un clima disteso e di fattiva collaborazione.
L’assemblea si chiude ma molti associati si intrattengono anche dopo il “fischio finale”: è proprio vero che anche l’arbitraggio, ritenuto da alcuni lo sport individuale per eccellenza, ricrea nei momenti associativi il proprio “terzo tempo”, vale a dire il momento della convivialità, della condivisione e dei saluti tanto amato nel rugby.

Raduno Sezionale del 5 Settembre

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Pubblicato in 2015/2016
Lunedì, 21 Settembre 2015 10:55

Il raduno di inizio stagione, che ha visto impegnati gli Arbitri e gli Osservatori Arbitrali patavini in forza all’OTS, ha dato il via alla promettente stagione sportiva 2015-2016. L’appuntamento si è svolto in due giorni distinti al fine di garantire la miglior preparazione fisica e tecnica ai fischietti della Sezione di Padova, in vista di una stagione sportiva che si preannuncia estremamente impegnativa.
I test atletici, che si sono svolti martedì 1 settembre presso lo Stadio Comunale di Curtarolo (PD), hanno confermato l’ottima preparazione atletica delle nostre giacchette nere. La giornata di sabato 5 settembre è stata, invece, dedicata al perfezionamento tecnico dei nostri associati, i quali hanno dato prova della loro ottima conoscenza del regolamento superando brillantemente i quiz tecnici, nella splendida cornice della sala conferenze dell’Hotel Petrarca di Montegrotto Terme (PD). La folta schiera di associati patavini è stata accolta dal caloroso saluto di benvenuto del Presidente Scarpelli, che ha dato il via ad un’intensa giornata di lavori iniziata con la presentazione degli arbitri neo immessi, del Consiglio Direttivo e dei collaboratori sezionali.
Quest’anno la squadra di governo sarà formata da Alessandro Lion, che curerà il perfezionamento degli arbitri CRA e Nazionali, dal responsabile del Codice Etico sezionale, Vincenzo Mauriello, dal rappresentate AIA presso il Giudice Sportivo, Carlo Baruzzo, da Vito Fino e Francesco Iannetti, incaricati della gestione delle designazioni del settore Giovanile e Scolastico, dall’O.A. Angelo Cucè, che collaborerà alla designazione della Terza Categoria, dal Responsabile degli Osservatori, Giancarlo Meneghetti, dal Vice Presidente Vicario, Mario Festa, dalla Vice Presidente, Elena Lunardi, dal delegato per il Calcio a 5, Antonio Rischitelli, dall’Osservatore Arbitrale CAN 5, Biagio Marasciulo, incaricato di curare il reclutamento ed il perfezionamento degli arbitri del calcio a 5, dall’Osservatore Arbitrale Angelo Brichese, dal segretario sezionale, Pietro Frulli, dal referente del pronto AIA sezionale, Federico Brigo, dal Preparatore Atletico Sezionale, Francesco Rossini, dall’assistente arbitrale CAN B, Giovanni Colella, dal consigliere e tesoriere sezionale, Vincenzo Tallarico.
Nel corso del suo coinvolgente ed appassionato intervento, incentrato sull’aspetto motivazionale, il Presidente Scarpelli ha richiamato l’intenzione di tutti gli associati sull’importanza di porsi degli obiettivi (invitando poi ogni associato a scrivere il proprio obiettivo arbitrale per la stagione sportiva 2015-16), evidenziando, quindi, alcune caratteristiche che non devono mai mancare al fine di raggiungere i propri obiettivi sia nella vita che nell’arbitraggio, prime fra tutte passione e sacrificio. Disponibilità, puntualità e un’ottima forma fisica rappresentano ulteriori requisiti essenziali per diventare un arbitro di successo.
Riportando l’esempio di uno dei più grandi allenatori di volley, Julio Velasco, e della sua teoria sulla “cultura degli alibi” – vizio nostrano che porta a non ammettere i propri sbagli e a scaricare la colpa sul prossimo – il Presidente Scarpelli ha sottolineato la necessità di “superare questa consuetudine con consapevolezza e responsabilità” e di “imparare a trovare soluzioni e non alibi”, poiché solo in questo modo è possibile “progredire come uomini”. Infine, riproponendo un breve video tratto del film “Alla ricerca della felicità”, si è rivolto agli associati dicendogli: “Se volete qualcosa nella vita, andate e inseguitela. Punto!”
Successivamente l’intervento del nostro associato componente CAN PRO Roberto Bettin, il quale ha vivamente elogiato la Sezione di Padova per la dedizione e l’impegno dimostrati, sottolineando ancora una volta l’importanza dell’arbitraggio come palestra di vita che insegna a credere nelle proprie qualità e a migliorarsi attraverso la fatica e il duro lavoro.
L’attenzione dei presenti si è poi spostata su Vito Fino, Osservatore Arbitrale e responsabile delle designazioni delle gare relative al Settore Giovanile e Scolastico, il quale ha opportunamente presentato le linee guida tecnico-comportamentali riguardanti la vita arbitrale, spaziando dalla preparazione della gara all’uso del portale Sinfonia4You, e dalle RTO Sezionali al rapporto con i social network, discorso di primaria importanza soprattutto per i colleghi più giovani.
La seconda parte della riunione ha, invece, visto come protagonista il componente CRA Simone Schiavo, il quale ha incoraggiato i giovani associati a non smettere mai di sognare, sottolineando come il duro allenamento e una forte sicurezza in se stessi siano le chiavi per un futuro radioso. La disamina tecnica operata da Simone poi, ha spaziato sulla spiegazione della circolare numero uno (quest’anno tuttavia scevra di particolari novità regolamentari). E’ proseguito l’intervento del componente CRA attraverso la visione di alcuni filmati tratti da gare regionali della trascorsa stagione sportiva dove, si è posta maggiore attenzione sull’applicazione della regola del fuorigioco. Altre proiezioni, sempre tratte dal repertorio regionale, hanno riguardato la codifica di talune interpretazioni fallose. Come da programma, si è passati poi all’accoglienza degli OA sezionali che, come ama definirli il Presidente Scarpelli, sono “gli occhi tecnici” dell’OTS. Precise e puntuali le disposizioni comportamentali emanate dal collega responsabile gruppo AO OTS, Giancarlo Meneghetti, il quale, si è avvalso di numerose slide contenenti parti di relazioni stagioni passate, che hanno funto da modello per il gruppo di osservatori. Immancabile la presenza del cosiddetto “Principe” degli OA padovani, Mario Festa (in forza come OA alla commissione nazionale di serie B). Professionale, attuale e tecnica la “consulenza” di Mario che, forte della sua grande esperienza sui campi di numerose categorie calcistiche, ha saputo intrattenere il folto gruppo di colleghi. Pomeriggio per gli arbitri dedicato allo svago, con l’utilizzo delle piscine termali e non che la struttura alberghiera ha in dotazione. Alcuni giovani colleghi si sono cimentati in nuotate nella vasca olimpionica, mentre altri hanno preferito il tepore di un bagno nell’acqua termale. Via poi ai colloqui individuali facoltativi, operati dal Presidente Alessandro congiuntamente alla squadra operativa OTS: i ragazzi hanno avuto così modo di esporre le loro aspirazioni e attese per la nuova stagione ormai alle porte. Il raduno si è, quindi, concluso con una deliziosa cena presso il ristorante dell’Hotel Petrarca, in un clima piacevole e disteso.

Festa delle Premiazioni 2015 col Vice Presidente Narciso Pisacreta

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Pubblicato in 2014/2015
Venerdì, 12 Giugno 2015 09:16

La degna conclusione della ricca e importante stagione sportiva dell'AIA Padova è stata la Festa delle Premiazioni tenutasi venerdì 22 maggio nella magnifica cornice dell’Hotel Petrarca di Montegrotto Terme (PD). Dopo un ricco aperitivo di apertura, la serata è stata introdotta dal consueto discorso del Presidente Scarpelli il quale ha calorosamente salutato e ringraziato gli ospiti presenti nella sala per la loro preziosa partecipazione. Il parterre des rois era composto da figure di spicco quali il Vice Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Narciso Pisacreta, il Componente del Comitato dei Garanti, Danilo Bigi, il Responsabile del Servizio Ispettivo Nazionale, Antonio Zappi, l’Assistente Arbitrale in forza alla C.A.N. B, Daniele Bindoni, l’Arbitro Internazionale di Calcio a 5, recentemente nominato miglior arbitro del mondo di Futsal nel 2014, Alessandro Malfer, l’Arbitro Effettivo C.A.N. PRO, Luca Candeo, l’Assistente Arbitrale C.A.N. PRO, Andrea Zanetti, e poi le prestigiose presenze federali :  Giuseppe Ruzza e Florio Zanon, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Comitato Regionale Veneto L.N.D., e la graditissima e autorevolissima partecipazione del Presidente Nazionale del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci.
La serata ha, inoltre, visto la presenza di illustri associati quali il Componente C.A.N. PRO, Roberto Bettin, il Presidente C.R.A. Veneto, Giuliano Vendramin, il Componente del Settore Tecnico Alessandro Lion, il Componente C.R.A, Simone Schiavoe i Presidenti delle sezioni di Verona, Chioggia, Este, Schio, Legnago e Udine. Tra gli invitati erano, altresì, presenti il Componente della Delegazione Provinciale F.I.G.C. Massimo Maniero e il Componente del TAS di Losanna, Prof. Jacopo Tognon, nonché alcuni giornalisti che, con la loro presenza, hanno ulteriormente valorizzato e dato visibilità al mondo arbitrale patavino.
Diversi ospiti hanno preso la parola nel corso della serata per esprimere il loro apprezzamento e la loro sincera ammirazione per la grande professionalità della Sezione patavina e dei suoi associati. In particolare, il Presidente del C.R.A. Veneto, Giuliano Vendramin, ha espresso la sua soddisfazione per il rapporto di leale e proficua collaborazione instaurato con la Sezione di Padova, mentre il Presidente del Comitato Regionale L.N.D., Giuseppe Ruzza, ha elogiato la nostra Associazione per lo “spirito di appartenenza e partecipazione” che ci caratterizza, dicendosi, infine, “completamente soddisfatto dal rendimento arbitrale” della stagione sportiva che sta per concludersi.

Successivamente, la Vice Presidente Elena Lunardi con la collaborazione dell’Assistente Arbitrale in forza alla C.A.N. PRO Michele Nocenti hanno aperto la cerimonia delle premiazioni. Il nostro associato Roberto Bettin ha premiato gli esordi per la Terza Categoria (Alessandro Suriano, Marco Gabrielli e Alberto Fantin) e per la Seconda Categoria (Piero Galtarossa, Andrea Burattin, Federico Camani, Roberto Carrisi, Mattia Chinello e Luca Del Pizzo), mentre il Presidente C.R.A. Giuliano Vendramin, e il Componente Simone Schiavo hanno consegnato i premi per gli esordi in Promozione (OA Simone Colò, AE Diego Santoro), Eccellenza (OA Mauro Voltan, AA Jacopo Cioffredi, AA Stefano Marco, AA Emanuele Zoccarato e come AE Stefan Arnaut) e per il debutto in Serie A di Calcio a 5 dell’Osservatore Arbitrale Sanavia Emanuele.
I Premi Sezionali “Donantoni” e “Saetti” per l’impegno costante nello svolgimento dell’attività associativa sono stati conferiti rispettivamente a Manolo Cagnin e Carlo Baruzzo, mentre l’Arbitro Effettivo Luca Varnier è stato insignito del riconoscimento “Tomei” per essersi distinto come giovane arbitro di calcio a 11. All’Osservatore Arbitrale Angelo Cucè andato il Premio “Jacono”, mentre all’Arbitro Effettivo Martina Piccolo è stato consegnato il Premio "Arnosti”. I riconoscimenti Ventennali sono stati, infine, conferiti ai colleghi Basiricò e Cucè.

La splendida serata, carica di emozioni, si è conclusa con l’esaltante e coinvolgente discorso del Vicepresidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Narciso Pisacreta, il quale ha entusiasmato ed appassionato la platea. Egli ha riconosciuto alla Sezione di Padova un impegno ed una dedizione ammirevoli all’interno di un’Associazione considerata in tutto il mondo per la qualità del proprio operato, sostenendo che “Bisogna essere orgogliosi di appartenere a un’Associazione che riesce a formare delle persone in questo modo” e ricordando che molti “vengono dall’estero per imparare da noi”. Il Vicepresidente Pisacreta ha, inoltre, sottolineato l’importanza e il rispetto che tutti noi dobbiamo attribuire a “questo grande gruppo”. Siamo al centro dell’attenzione e dobbiamo essere d’esempio per tutti coloro che ci guardano. Egli ha poi concluso il suo intervento tra i calorosi applausi dei presenti citando una celebre frase di Jim Morrison: “Non è forte chi non cade mai, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”.

 

 

 

 

Diritti e doveri di un arbitro dentro e fuori dal campo

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Pubblicato in 2014/2015
Sabato, 28 Febbraio 2015 21:42

Nella splendida location della sala comunale “Fornace Carotta”, più volte apprezzata dai nostri ospiti, tra cui l’ultimo, il Vice Commissario della Commissione Arbitri Nazionale per il calcio a 5 Franco Falvo, si è tenuta la Riunione Tecnica Obbligatoria che ha avuto come argomento uno dei punti cardine dell’essere Arbitro, ossia l’aspetto comportamentale.
Il relatore della serata è stato il nostro associato, Osservatore Arbitrale in forza alla CAI, e Consigliere Vincenzo Mauriello. Con la sapienza tipica degli osservatori, “colonne portanti” dell’AIA, come più volte ribadito dal nostro Presidente Alessandro Scarpelli, egli ha abilmente illustrato le principali norme di comportamento che ogni associato deve seguire quotidianamente, sia nel campo di gioco che nella vita di tutti i giorni. Tali norme, contenute nel Regolamento Associativo (http://www.aia-figc.it/download/regolamenti/reg_aia.pdf), sono state sinteticamente riprese dal Comitato dei Garanti sotto la nuova cornice del Codice Etico e di Comportamento con il quale si son voluti fornire “i principi normativi e le linee guida che devono caratterizzare tutte le attività dell’AIA.” (http://www.aia-figc.it/download/regolamenti/codice_etico.pdf).
Dopo aver sottolineato l’importante funzione svolta dal Comitato dei Garanti, il collega Vincenzo Mauriello si è focalizzato sui diritti e i doveri degli arbitri, così come enunciati rispettivamente dall’articolo 39 e dall’articolo 40 del Regolamento Associativo AIA. È innegabile che solamente attraverso una puntuale conoscenza dei regolamenti in vigore si possa svolgere il proprio compito di Arbitro in maniera ottimale; si rende dunque necessario conoscere non solamente i diritti che ci vengono garantiti ma, più di ogni altra cosa, i nostri doveri, primo fra tutti il rispetto della condizione di terzietà. Come sottolineato dal Vice Commissario Franco Falvo: “la maglia da arbitro la vestiamo sempre, anche fuori dal campo”, dunque “ogni Associato deve dimostrare sempre trasparenza, onestà, lealtà, correttezza, equità, imparzialità, segretezza, riservatezza, probità, rispetto delle regole, indipendenza, decoro, rigore, autonomia, autorevolezza, integrità morale, mirando al raggiungimento del c.d. principio di qualità in linea con quanto stabilito dal Codice Etico e di Comportamento della nostra associazione.
Con il preciso intento di indicare una condotta il più possibile corretta e proteggere l’immagine dell’AIA dal pericolo e dai danni derivanti da comportamenti e pratiche contrarie al diritto, alla morale e all’etica si è prestata particolare attenzione ai cosiddetti Delitti informatici. Il consiglio è sempre lo stesso: fare estrema attenzione a ciò che si pubblica in rete! Qui pro quo e malintesi di ogni genere sono, infatti, sempre dietro l’angolo!

L'importanza di essere garanti del Regolamento: RTO con Gianluca Baciga

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Pubblicato in 2014/2015
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 22:02

La sera di lunedì 9 febbraio, presso la tradizionale location della Fornace Carotta, è stata tenuta una RTO da Gianluca BACIGA, Componente del Settore Tecnico ed ex Presidente della Sezione di Verona.
Dopo quasi un anno dall'ultima presenza di Gianluca come ospite della sezione patavina, il relatore definito "istruttore qualificato" e "gran conoscitore del Regolamento" dal Presidente Scarpelli ha nuovamente deliziato la platea, gremita per l'occasione, con una lezione inerente alla figura dell'arbitro, analizzata in modo approfondito in ogni sua sfaccettatura, partendo dagli aspetti estetici ed emotivi fino ad arrivare a quelli comportamentali e decisionali.

"Dobbiamo essere garanti del Regolamento": ha esordito così Gianluca nella sua serata padovana, e molto ha insistito su una doverosa conoscenza delle Regole del Gioco da parte di ogni associato, poi continuando "con della sana autenticità, si può ottenere naturalezza e concentrazione sul campo", portando il discorso su un equilibrio mentale, oltre che di giudizio, per poter affrontare una gara in modo vincente.

L'ex Presidente della sezione scaligera, lungo la sua accurata presentazione in PowerPoint, è riuscito a dimostrare come ogni aspetto personale, emotivo o estetico, debba essere curato in relazione all'attività arbitrale, perché è di notevole importanza se poi contestualizzato in quella che è la gara. Stiamo parlando di capacità di gestire il multievento, di manifestare una sana meticolosità, o di saper amministrare il proprio linguaggio corporeo, largamente più importante di quello verbale: insomma, tutto quello che ricade sotto il termine "cura dei particolari". L'ospite ha esposto e chiarito ognuno di questi punti, riassumendoli poi nel concetto di "precisione operativa e semplicità", assieme alla "rapidità e chiarezza di ragionamento", elementi necessari per poter prendere una decisione giusta in ogni momento.

A questo punto, nella seconda parte della lezione, si è assistito ad una sessione di analisi di alcuni video validati dal Settore Tecnico: essi vertevano su più episodi di Condotta Gravemente Sleale e sul Fallo di mano, e si è potuto notare come l'ospite, grazie a conoscenze e competenze estese, abbia utilizzato la collaborazione degli spettatori come parte attiva, annientando ogni sorta di dubbio o indecisione degli stessi.

Il punto di forza di Gianluca è stata la capacità e il carisma nel riuscire a trasmettere all'intera sala degli indiscutibili elementi chiave, dei veri e propri punti di forza che ogni arbitro dovrebbe seguire per una crescita esponenziale. Ciò che la lezione ha trasmesso è stato, per i più giovani e meno esperti, un nucleo di competenze e valori significativamente formativi, mentre per i più fortunati colleghi al CRA e Nazionali, un sipario di approfondimento di notevole interesse. Infine, dopo un sincero applauso della sala, Gianluca è stato calorosamente ringraziato e omaggiato dal Presidente Scarpelli, che assieme ad altri associati si è unito nel post-serata dedicato all'ospite, in un ristorante padovano.

“Nessuno di noi si deve sentire mai arrivato": RTO con Franco Falvo

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Pubblicato in 2014/2015
Lunedì, 09 Febbraio 2015 17:07

Ancora un appuntamento importante per la Sezione AIA di Padova! La nostra sezione ha avuto il piacere di ospitare il vicecommissario della Commissione Arbitri Nazionale per il Calcio a 5, Francesco Falvo.
La Riunione Tecnica Obbligatoria, tenutasi eccezionalmente venerdì 23 gennaio nella ormai abituale location della Fornace Carotta (definita "splendida cornice" dall'illustre ospite) ha visto la presenza massiccia degli associati, accorsi per poter usufruire della grande esperienza che l'ospite ha messo a nostra disposizione.
Il collega Falvo, della sezione di Catanzaro, ha iniziato il suo interessante intervento ringraziando innanzitutto il Presidente sezionale Alessandro Scarpelli "che fortissimamente ha voluto questa riunione”, poi il Presidente nazionale Nicchi ed il Commissario della CAN 5 Cumbo per aver voluto autorizzare la sua visita. L'ospite ha immediatamente invitato l'assemblea a un commovente minuto di raccoglimento per ricordare la recente scomparsa di Umberto Busicchia, osservatore nazionale di calcio a 5, della sezione di San Donà di Piave.
Dopo il minuto di silenzio, Falvo ha portato il saluto di Cumbo e di tutta la commissione, ringraziando ancora il consiglio sezionale, tutti gli arbitri in assemblea, e si è soffermato sugli associati in prima fila "Andra Giada (componente C.R.A. Veneto per il calcio a 5, n.d.r.) a cui mi lega un grande percorso di vita, che ha messo la sua esperienza a servizio dell'A.I.A.; il Presidente della sezione di Rovigo; gli arbitri e osservatori delle altre sezioni venete in forza alla CAN5; e il parterre de Roi che ho qui davanti a me, a partire da Biagio Marasciulo e Sanavia (entrambi osservatori in forza alla CAN5, n.d.r.), e tutti gli arbitri della CAN5 di Padova, Tassinato, Beggio, Lunardi, Scarpelli, e Romanello."
Il vicecommissario CAN5 ha quindi proposto un video per mostrare cos'è il calcio a 5: la sintesi di una gara tra Brasile ed Argentina, tenutasi a Brasilia in uno stadio da calcio, davanti a quasi 50mila spettatori (http://www.gazzetta.it/Calcio/Campionati-Esteri/07-09-2014/calcio-5-brasile-argentina-brasilia-record-falcao-90380165196.shtml).
L'ospite è quindi passato al nocciolo del suo interessante intervento dal tema 'La comunicazione verbale e non verbale dell'arbitro', definito come un "gioco di psicologia tra le parti, in cui dobbiamo capire e far capire nell'immediatezza chi siamo e chi abbiamo davanti, per instaurare e mantenere un grande dialogo, perché gli arbitri devono essere persone che si confrontano, di questo abbiamo bisogno, non di asociali”.
“Fare il Presidente di Sezione, come il vostro Alessandro Scarpelli, è in primis una funzione sociale: noi prendiamo ragazzi in fase adolescenziale e li facciamo crescere come uomini prima ancora dell'aspetto tecnico. Qui come al Sud siamo un avamposto di legalità: la maglia da arbitro la vestiamo sempre, metaforicamente, anche fuori dal campo. Anche nei curricula e nei colloqui di lavoro fa la differenza essere arbitri. E' un prestigio fare parte di questa associazione: noi non rappresentiamo solo noi stessi, ma la nostra sezione, tutta la nostra associazione. Un dirigente AIA è spendibile in tutti i contesti, noi siamo da collante in questa società malata. Bisogna tornare a essere umili, e quindi dare un contributo alle sezioni, nessuno di noi si deve sentire mai arrivato: la forza dell'associazione è quella di portare la nostra esperienza a servizio degli altri.
“Motivare e gestire un gruppo di arbitri è come motivare e gestire il team arbitrale per una gara: motivare è fondamentale. Ci sono dei momenti in cui possiamo avere dei problemi durante una partita, la forza del team è in ognuno dei suoi componenti che stimolano il superamento dei problemi, passando oltre l'evento giudicato in modo errato, che va resettato per partire più forti di prima: questo è fare squadra, supportandosi a vicenda non sfuggendo le proprie responsabilità. Un uomo non è mai sconfitto, fino a che non crederà di esserlo. E anche in questo sta lo spirito di squadra associativo: perseguire obiettivi comuni, senza tornaconti personali ma solo per una questione di etica, solo per il sacro furore di arbitrare, solo per aumentare la propria autostima che è il sale e il pepe della prestazione arbitrale!
Bisogna anche cercare di capire chi ascolta, è sempre un gioco tra le parti, non solo con i giocatori, ma anche con l'osservatore dopo la gara: l'O.A. deve essere umile, non pensare di avere la verità in tasca, anche in una gara negativa deve partire dagli aspetti positivi. Mi fanno arrabbiare gli osservatori che vogliono clonare sé stessi negli arbitri che vanno a visionare! Con grande umiltà, invece, bisogna rimettersi in gioco, altrimenti si fanno solo danni. Anche chi è arrivato in alto, come i vostri colleghi Colella e Chiffi, deve mantenere il contatto con la base. E il Presidente di Sezione merita rispetto e va accompagnato sempre, non solo quando le cose per noi non vanno bene, nel rispetto di ruolo e di funzione, con comunicazioni tempestive.
“Frequentare le sezioni non deve essere un obbligo: non perché viene un personaggio importante la sala deve essere piena, ma per il piacere di essere associazione, per crescere, perché si cresce più per confronto che per didattica; e anche chi è arrivato in alto ha bisogno della sezione perché i giovani colleghi sezionali e regionali stimolano il miglioramento. Dobbiamo guardare direttamente l'interlocutore, sia esso un giocatore o l'osservatore a fine gara, abbiamo bisogno di gente che guarda negli occhi, abbiamo bisogno di uomini! Il binomio uomo-arbitro è imprescindibile: bisogna essere umili e semplici, senza costruzioni. L'umiltà è la virtù dei forti.
“Anche col tono della voce comunichiamo, senza fare teatro, ma en passant in campo facciamo i richiami, parliamo ai giocatori, modulando la voce, facendo un gesto, senza mai toccare i giocatori imponiamo le nostre decisioni con la nostra personalità e la nostra postura.
La comunione di intenti del team arbitrale è fondamentale e inizia nel momento in cui riceviamo la designazione, dobbiamo dosarne l'intensità, deve essere un crescendo per arrivare carichi alla gara, preparandola tutti insieme dal punto di vista mentale. L'amalgama del team arbitrale dipende da una leadership carismatica che suscita una spontanea collaborazione da parte dei colleghi, ma senza prime donne, abbiamo bisogno in questa associazione anche di tanti 'mediani' portatori d'acqua. “Non va sottovalutata l'importanza della situazione familiare dell'arbitro: una prestazione sarà ottimale se anche la situazione familiare è tranquilla, perché è ovvio che siamo tutti influenzati dal contesto esterno alla gara. Però non dobbiamo farci tarpare le ali da nessuno, e parlo ai ragazzi magari più giovani: le fidanzate non devono mettere paletti. Ci deve pervadere il sacro furore ardente di arbitrare, senza permettere a nessuno di tarparci le ali.
“L'onestà intellettuale la sincerità crea empatia, anche quando dobbiamo comunicare qualcosa di negativo, e qui parlo agli osservatori: gli O.A. devono essere grandi comunicatori e grandi educatori di sani principi di lealtà e sincerità; ma anche sapere ascoltare è fondamentale: i giovani arbitri vogliono essere ascoltati, dobbiamo mostrare rispetto per l'interlocutore. Senza demotivare o deludere dobbiamo capire cosa può dare la persona che abbiamo davanti, in questo risiede la grandezza di un dirigente.”
Il vicecommissario CAN5 ha quindi concluso il suo intervento, sottolineato da un lungo applauso, con una citazione di Pierluigi Collina: "Saggio è chi pensa, l'arbitro non può essere saggio perché deve essere impulsivo e deve decidere in pochi decimi di secondo."
La riunione si è infine conclusa con la consegna di un ricordo da parte del presidente Scarpelli al prestigioso invitato, e con un saluto a tutti i convenuti.
Per sottolineare lo spirito associativo più volte richiamato dall'ospite nel suo intervento, numerosi associati hanno partecipato alla cena conviviale con il Vice Commissario tenutasi dopo la riunione in un noto ristorante della città del Santo.

 

Il CRA Veneto fa tappa a Padova!

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Pubblicato in 2014/2015
Sabato, 31 Gennaio 2015 13:42

Inizio d'anno col botto per la Sezione AIA di Padova! Il 12 gennaio scorso, prima RTO del 2015, la nostra Sezione ha avuto l'onore di ricevere la visita del CRA Veneto. Nell'ormai consueta e gremitissima Sala Fornace Carota, “casa” degli arbitri patavini per le riunioni congiunte, il Presidente Scarpelli, dopo aver dato il benvenuto ai numerosi colleghi presenti, ai nostri dirigenti nazionali Alessandro Lion, Componente del Settore Tecnico, Roberto Bettin, Componente della Can PRO e Danilo Bigi, Componente del Comitato dei Garanti, ha accolto con grande calore e affetto il Presidente del CRA Veneto Giuliano Vendramin della sezione di Castelfranco, il Vicepresidente Michele Battistella della sezione di Conegliano, il Componente CRA e tutor degli associati OTR della sezione di Padova Andrea De Faveri della sezione di Sandonà di Piave e il nostro associato Componente CRA Simone Schiavo vice responsabile degli assistenti arbitrali.
Terminati i saluti, il Presidente patavino ha passato la parola al Presidente  Vendramin, che ha rapidamente presentato ai colleghi padovani la squadra CRA della stagione sportiva 2014/2015 e successivamente con orgoglio ha voluto riepilogare la "presenza" numerica degli associati veneti nei vari organi nazionali. Quindi è intervenuto il Vice-Presidente Michele Battistella che, mediante l’ausilio di filmati e presentazioni multimediali, ha intrattenuto brevemente ma intensamente tutti i colleghi sullo spostamento da tenere durante la direzione delle gare; “Essere vicini vuol dire essere credibili, e per essere vicini bisogna essere allenati” di conseguenza ha esortato i colleghi a dare il massimo nella cura della preparazione atletica e durante la prestazione. Successivamente la parola è passata ad Andrea De Faveri, tutor degli arbitri padovani, che ha spiegato concretamente quali sono le funzioni di questa nuova figura fortemente voluta dal Presidente Vendramin, mutuandola dalla CAI, di cui è stato componente per 3 anni. Poi è stata la volta di Simone Schiavo che unitamente al Componente Manzini (ex assistente arbitrale in serie B fino alla passata stagione sportiva) cura la crescita e l'impiego degli arbitri con funzioni di assistenti arbitrali, il quale ha illustrato la composizione dell'organico regionale, le modalità d'impiego e le caratteristiche che sono necessarie per svolgere al meglio questo ruolo, esortando, inoltre, i colleghi che per ragioni di età non possono tentare di aspirare ad una carriera come arbitro ad impegnarsi per ottenere la qualifica di assistente arbitrale. Infine, il tanto atteso e significativo intervento del Presidente del CRA Veneto Giuliano Vendramin che ha preparato una lezione "ad hoc" nella quale, tramite la visione di alcuni filmati, sono state analizzate, coinvolgendo tutti gli associati in un animato e costruttivo dibattito, numerose azioni di gioco relative a gare di varie categorie regionali e nazionali. Si è trattato di un momento di grande crescita generale durante il quale Giuliano è rimasto particolarmente colpito dalla partecipazione attiva dei giovani incuriositi e vogliosi di imparare dalle persone più esperte. Al termine della brillante esposizione, il Presidente del CRA Veneto coadiuvato dal Presidente Sezionale ha consegnato la divisa arbitrale, il taccuino ed il fischietto ai 17 neo-arbitri che lo scorso 19 dicembre hanno brillantemente superato gli esami ottenendo la qualifica di arbitri effettivi. La serata si è poi conclusa in un locale padovano a testimonianza di un senso di appartenenza all’Associazione Italiana Arbitri. 

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      Associazione Italiana Arbitri - Sezione di Padova "B.Bellini" 1927

      Via Nereo Rocco (c/o Stadio Euganeo, Tribuna Est) 35135 - Padova

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