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2023/2024 (25)

La Festa delle Premiazioni 2024

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Pubblicato in 2023/2024
Mercoledì, 05 Giugno 2024 20:33

E' stato il Ristorante Miravalle di Montegrotto Terme a far da cornice alla Festa delle Premiazioni della Sezione AIA Padova, che ha sancito la chiusura della Stagione Sportiva 2023/2024. Il bilancio è apparso più che soddisfacente: quasi quattromila partite arbitrate - dalla Seconda Categoria fino ai Giovanissimi - e, soprattutto, una crescita del numero di associati che ha raggiunto le 282 unità.

Soddisfatto il Presidente Michieli che nel suo discorso di benvenuto ha affermato: "Sono orgoglioso quest’anno di presentarvi una Sezione giovane, piena di entusiasmo e di voglia di stare insieme, che ha grandi Maestri, come il nostro Presidente Onorario Francesco Francescon, e che li ha avuti come tutti gli intestatari dei premi che oggi consegneremo, con una sottolineatura particolare verso gli ultimi Colleghi che ci hanno lasciato: Giancarlo Meneghetti e Danilo Bigi”. Dopo i saluti alle autorità e agli ospiti presenti ha proseguito: “E' stata una Stagione ricca di soddisfazioni e di grande orgoglio, il cui punto più alto è coinciso con la Festa per i nostri Internazionali Martina Piccolo e Daniele Chiffi che abbiamo omaggiato nella splendida cornice dell'Aula Magna di Palazzo Bo, sede prestigiosa come prestigioso è il traguardo da loro raggiunto. Abbiamo gestito una grande mole di designazioni e tutte le gare sono andate a buon fine. Ringrazio il Consiglio Direttivo, i Referenti di Settore e i collaboratori per valorizzare continuamente il lavoro dei nostri associati e per metterli nelle condizioni di operare al meglio, senza di loro nulla di ciò che è stato riassunto nel video di presentazione sarebbe possibile".

Molti gli invitati e le autorità presenti: Antonio Zappi, Componente del Comitato Nazionale; Tarcisio Serena, Presidente del Comitato Regionale Veneto, Alessandro Scarpelli, Respondabile della Commissione Osservatori Calcio a 5; Bassan, Monastero e Nocenti componenti del Comitato Regionale Arbitrale Veneto, Giampietro Piccoli e Claudio Pittarello in rappresentanza della FIGC Padova e Florio Zanon, consigliere federale FIGC in quota LND; tra i Colleghi Nazionali presenti l’Arbitro della Commissione Arbitri Nazionale, Daniele Perenzoni di Rovereto e l’Arbitro della Commissione Arbitri di Serie D, Mario Picardi, vincitore del prestigioso Premio Nazionale ‘Danilo Bigi’. Presenti inoltre gran parte dei Presidenti delle consorelle sezioni venete e i familiari degli ex colleghi a cui sono intitolati i principali riconoscimenti.

La serata, dopo il buffet di benvenuto ed i saluti tra i presenti, ha avuto inizio con i ringraziamenti del Presidente Michieli che ha ripercorso la Stagione e tracciato il bilancio a consuntivo. A condurre la serata i Consiglieri Samuele Varotto ed Elena Lunardi, che tra una portata e l'altra, hanno invitato sul palco i veri protagonisti della serata: i premiati della Stagione Sportiva 2023/2024 a cui spettavano i riconoscimenti per l'appartenenza all'AIA o per essersi particolarmente distintisi nell'attività tecnica ed associativa. Hanno ritirato il premio per la qualificata massima permanenza nell’Organico Tecnico Nazionale i Colleghi Elena Lunardi e Mario Festa, rispettivamente alla CAN 5/CAN 5 élite ed alla CAN/CON PROF. Tra i riconoscimenti associativi sono stati assegnati: il Premio delle Presidenza, intitolato al compianto Arbitro Benemerito Giancarlo Meneghetti, al giovane Enrico Maraffon, per l'attaccamento alla Sezione e la costante partecipazione alle attività sezionali; il Premio del Consiglio Direttivo Sezionale invece al giovane Matteo Danieli, per l’impegno costante nel supportate l’attività sezionale. Tra i riconoscimenti tecnici sono stati attribuiti il Premio Arnosti a Nicholas Bortolozzo, quale giovane arbitro particolarmente disintosi nell'attività del Calcio a 5 ed il Premio Tomei a Cristian Lugato, quale giovane arbitro particolarmente distintosi nell'attività del Calcio a 11. Tra i Colleghi Osservatori, il Premio Iacono, al Collega maggiormente distintosi a livello sezionale è stato assegnato al giovane Federico Gobbato. Particolarmente emozionante è stata la consegna del Premio Nazionale recentemente istiuito in ricordo del compianto Dirigente Benemerito patavino Danilo Bigi, destinato all’Arbitro in organico alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie D classificatosi nella graduatoria di merito tecnico al primo posto e con ruolo di dirigente nella Stagione Sportiva corrente, assegnato come anticipato al collega Mario Picardi della Sezione AIA di Viareggio, Referente Atletico del Comitato Regionale Toscana. La consegna del riconoscimento è stata preceduta da un toccante video introduttivo e dall’altrettanto toccante intervento del Cavalier Angelo Brichese - Amico e Collega del compianto Danilo - che hanno narrato ed omaggiato la figura di un grande dirigente, arbitro e ancor prima uomo. Uno lungo e scrosciante applauso ha omaggiato un monumento della Sezione AIA Padova, quale è stato Danilo Bigi, ricordato anche dal figlio e dal nipote che hanno voluto donare ai presenti la lettura del ‘testamento arbitrale’ dello stesso Danilo, documento valorizzante l’Associazione Italiana Arbitri e testimonante dello spessore e del profilo umano di Bigi.

La serata è culminata con il taglio della torta e con la foto di rito delle autorità, a cui hanno fatto seguito i saluti e le chiacchiere dei presenti che si sono dati appuntamento alla prossima stagione, consapevoli di far parte di una grande Famiglia quale è l'AIA.

Si ringrazia il Collega Mario Petrillo per le foto della serata che saranno consultabili a breve tramite link dedicato. Stay tuned!

Fame e Passione per l'arbitraggio

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Pubblicato in 2023/2024
Venerdì, 24 Maggio 2024 20:33

L'ultima Riunione Tecnica Congiunta della Stagione ha visto la presenza dell'illustre ospite nazionale Dino Tommasi, Componente in forza alla CAN, già Presidente Regionale ed Arbitro nella massima serie.
Il suo intervento lo ha visto stimolare i più giovani ma ha anche saputo coinvolgere l'intera platea patavina, ricordando a tutti i presenti che nell'arbitraggio servono Fame e Passione. Rivolgendosi ai giovani colleghi in attività, Dino ha sottolineato come "i calciatori non ascoltino quello che dite ma colgono quello che siete!" esortando i ragazzi ad avere fame e a farsi vedere pronti al cospetto di calciatori e dirigenti. "Dimostrate di avere Fame di arbitraggio" - ha proseguito Tommasi - evidenziando come tale esigenza non possa che essere colmata dalla Passione: "Metteci Passione in tutto ciò che fate e vedrete che la vostra Fame sarà ripagata da molte soddisfazioni". Oltre ad una buona dose di volontà è necessario avere un minimo di attitudine ma l'altro aspetto imprescindibile per un arbitro rimane la preparazione atletica che unita alla fame ed alla passione consente di operare sul terreno di giuoco ricercando continuamente il miglior angolo di visione. "E' necessario capire la gara e saper fischiare il giusto" ha affermato Tommasi. La riunione è poi proseguita con la visione e l'analisi collettiva di alcuni filmati relativi a SPA, DOGSO ed HANDBALL che Dino ha voluto far commentare ai più giovani, chiedendone la valutazione ed i presupposti per la la loro sanzione. Ai
 saluti ed ai ringraziamenti del Presidente Michieli ha fatto seguito una conviviale che ha concluso la serata in compagnia dell'ospite.

 

Si ringrazia il collega Mario Petrillo per le foto della serata.

RTO Settoriale OTS

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Pubblicato in 2023/2024
Mercoledì, 24 Aprile 2024 19:59

Lunedì 22 aprile ha avuto luogo l’ultima Riunione Tecnica Settoriale della Stagione che ha coinvolto gli Arbitri e gli Osservatori dell'OTS. 
Dopo le raccomandazioni e le disposizioni che disciplineranno la fine dei campionati ad opera del Presidente Michieli e del Vice Presidente Lion, la platea è stata suddivisa in 4 gruppi formati da ragazzi e osservatori di diversa esperienza. Selezionato un portavoce, ogni gruppo ha potuto dare il proprio parere su 8 episodi selezionati dal Settore Tecnico. Sono stati affrontate tematiche importanti quali il fallo di mano, i challenges, spa/dogso e trattenute. 
È scaturito un piacevole confronto tra arbitri giovani e più esperti attraverso cui ognuno ha potuto incrementare la propria preparazione tecnica.
La riunione è poi terminata attraverso l’analisi di un tema fondamentale: la gestione delle panchine.

Il "Perchè essere Arbitri" con il Componente CRA Rossi

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Pubblicato in 2023/2024
Lunedì, 15 Aprile 2024 20:33

Lunedì 8 Aprile si è tenuta l’ottava Riunione Tecnica Obbligatoria congiunta dedicata ad arbitri ed osservatori patavini che, come di consuetudine, si sono riuniti presso la Fornace Carotta di Padova.
 
Dopo le comunicazioni di servizio e i complimenti per i numerosi esordi dei meritevoli arbitri padovani da parte del Presidente Matteo Michieli, ha preso la parola il componente del CRA Veneto Fabrizio Rossi, il quale ha illustrato le caratteristiche mentali e comportamentali distintive di un arbitro.
 
Essere arbitri è identità, maturazione e ruolo.
 
Identità è conoscenza di sé stessi e presuppone una forte mentalità, orientata al sacrificio e alla convinzione nei risultati e nei progressi che si possono ottenere. Come l’arbitro dev’essere proattivo in campo, anticipando l’azione, così nella vita deve applicare il “kaizen”, il continuo e costante miglioramento. Ogni giorno, infatti, è un’opportunità per migliorare.
 
Maturazione: arbitrare è un processo, si inizia dal fondo crescendo giorno dopo giorno, sbagliando, ma soprattutto imparando dagli errori. Cerchiamo di concentrarci su noi stessi, su ciò che possiamo migliorare quotidianamente, ignorando ciò che non è in nostro controllo, facendo tesoro degli sbagli e focalizzandoci su come non commetterli più.
 
Per descrivere il Ruolo, che presuppone un periodico studio del regolamento e un continuo impegno nell’allenamento, abbiamo visionato diversi episodi tratti da una gara. 
Da questi è risultato: evitare, durante un rinvio dal fondo, di tornare a metà campo dando le spalle alla palla, premiando invece una corsa laterale o all’indietro; evitare la staticità e il posizionamento centrale, bensì cercare di essere sempre dinamico e lateralizzare; evitare gestualità poco conformi alla figura arbitrale, preferendo la parola; essere proattivo nell’allontanare, sul punto di battuta di una punizione, il giocatore che si mette davanti alla palla per ritardare la ripresa di gioco; essere sempre vigile sull’ubicazione del pallone durante il posizionamento della barriera; portare sempre rispetto ai giocatori e ai dirigenti, evitando un atteggiamento arrogante; infine, attenzionare sempre i falli in prossimità delle panchine, aspettandosi sempre una reazione da gestire.
 
Ultimi ma non per importanza, due aspetti fondamentali dell’essere arbitri: la Sezione e il Polo di allenamento, luoghi della massima espressione dell’associazionismo dell’AIA, luoghi dove i colleghi, che sono amici prima di tutto, condividono gioie e amarezze, successi ed insuccessi, si scambiano consigli e critiche costruttive, si spronano a dare sempre il massimo. Dire che è davvero importante frequentare questi luoghi è addirittura superfluo, perché non è un dovere, ma un piacere a cui difficilmente rinunciare.
 
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Presidente Michieli, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.

Si ringrazia il Collega A.B. Mario Petrillo per le foto.

Monsignor Cipolla incontra gli Internazionali patavini

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Pubblicato in 2023/2024
Martedì, 02 Aprile 2024 21:33

Oggi, martedì 2 aprile, il Vescovo di Padova, Monsignor Claudio Cipolla, ha incontrato durante un’udienza privata i nostri due Internazionali, accompagnati dal Presidente di Sezione e da Paolo Basso, il presentatore dell’evento “AIA Padova è Internazionale”, che ha avuto luogo lo scorso 6 dicembre. Sua Eccellenza, invitato per festeggiare Daniele e Martina, ha voluto conoscerli personalmente, visto che non aveva potuto presenziare personalmente in occasione della premiazione a Palazzo Bo.
 
Dall'incontro ne è scaturito un colloquio cordiale e piacevole, durante il quale Sua Eccellenza ha posto diverse domande e si è dimostrato interessato alle vite dei due giovani arbitri e alle dinamiche sezionali presentate dal Presidente Michieli che ha voluto evidenziare come “Il ruolo sociale dell’AIA e della Sezione di Padova in particolare è quello di fare aggregare ragazzi giovani in un ambiente sicuro e tutelato dai più esperti. In quest’ottica Daniele e Martina sono dei grandi maestri perché creano quell’amalgama necessaria affinché i ragazzi crescano come uomini e come arbitri”. Monsignor Cipolla ha esordito affermando che “è bello vedere che due ragazzi giovani si cimentino in un compito così delicato e importante. Sono contento di approfondire il tema dell’arbitraggio che non conoscevo completamente”.
 
Durante il colloquio Martina ha parlato delle proprie esperienze e delle difficoltà incontrate nella sua carriera come arbitro e come donna, mentre Daniele ha illustrato tutti gli impegni che portano alla gara, dalla preparazione atletica, allo studio delle tattiche, agli impegni istituzionali, alla difficoltà di rapportarsi con ragazzi sia calciatori che arbitri della sua stessa generazione ma in continua ed inesorabile evoluzione. Al termine dell’incontro, dopo aver ricevuto in dono come ricordo uno scatto della splendida serata dell'evento, il Vescovo ha voluto illustrare in prima persona le bellezze presenti all’interno della Curia, in particolare le magnifiche e prestigiose sale del museo Diocesano. Il congedo è avvenuto con la promessa di rivedersi ancora per raccontare i nuovi successi dei due internazionali padovani, ”tanto qualche altro anno qua a Padova lo passeremo assieme” ha affermato Monsignor Cipolla.
 
Emozionati e soddisfatti, Martina e Daniele hanno sottolineato la loro emozione affermando di esser stati onorati per l'ospitalità e per aver fatto la conoscenza di un uomo di Chiesa ma al tempo stesso semplice e profondo.
 
 
 
 

Buona Pasqua!

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Pubblicato in 2023/2024
Domenica, 31 Marzo 2024 11:54


 

Il Presidente Michieli, a nome del Consiglio Direttivo e dei Referenti di Settore, augura una Buona Pasqua a tutti gli associati patavini ed alle loro famiglie!

Il DOGSO nel Futsal

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Pubblicato in 2023/2024
Mercoledì, 06 Marzo 2024 19:33

Lunedì 4 Marzo si è tenuta la settima Riunione Tecnica Obbligatoria congiunta dedicata ad arbitri ed osservatori patavini che, come di consuetudine, si sono riuniti presso la Fornace Carotta di Padova.
 
Dopo le consuete comunicazioni di servizio del Presidente Matteo Michieli, ha preso la parola il componente del Settore Tecnico Mauro De Coppi, il quale ha illustrato uno degli aspetti più peculiari del Futsal, il DOGSO, coadiuvando la spiegazione con numerosi video esemplificativi, presi non solo dalle categorie professionistiche, ma anche da quelle dilettantistiche.
 
DOGSO significa “Negare la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete” ed è un’infrazione che comporta un calcio di punizione diretto o di rigore, come provvedimento tecnico, e un’espulsione come provvedimento disciplinare.
 
Ai 4 criteri della DOGSO del calcio a 11, ovvero la distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta, la direzione generale dell’azione di gioco, la probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone e la posizione e il numero dei difendenti, nel Futsal se ne aggiunge un quinto: se la porta è presidiata oppure meno, in altri termini se il portiere è o meno tra i pali.
 
Quando la porta NON è presidiata: se un calciatore difendente commette un’infrazione e il numero dei calciatori della squadra attaccante è uguale o maggiore del numero di calciatori della squadra difendente e gli altri criteri per il DOGSO sono soddisfatti, questa sarà considerata una situazione di DOGSO.
Quando la porta è presidiata: se un calciatore difendente commette un’infrazione senza tentare di giocare il pallone (ad esempio trattenendo, tirando, spingendo, non avendo possibilità di giocare il pallone, ecc.) e il numero di attaccanti è superiore al numero di difendenti, questa deve essere considerata come una situazione di DOGSO.
Vi sono da sottolineare due concetti importanti: nel computo del numero di difendenti, bisogna tenere fuori chi commette l’infrazione; inoltre, gli attaccanti e i difendenti, per poter essere conteggiati, devono essere attivi, cioè partecipare attivamente al gioco nei rispettivi ruoli di attaccante e difendente. Per esempio, attaccanti che indietreggiano NON sono attivi, quindi non verranno conteggiati nel computo degli attaccanti.
 
Vi sono delle eccezioni: se un calciatore difendente nega ad un avversario un’evidente opportunità di segnare una rete con un’infrazione derivante da un tentativo di giocare il pallone e l’arbitro assegna un calcio di rigore, non verrà comminata un’espulsione, bensì un’ammonizione; inoltre, se l’arbitro applica il vantaggio per un’infrazione che stava negando alla squadra avversaria un’evidente opportunità di segnare una rete, il calciatore sarà ammonito per comportamento antisportivo alla prima interruzione di gioco, a meno che l’infrazione non venga commessa con vigoria sproporzionata.
 
Per il fallo di mano: se un calciatore nega alla squadra avversaria la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete con un fallo di mano, il calciatore dovrà essere espulso; se un portiere nega alla squadra avversaria una rete o un’evidente opportunità di segnarla toccando il pallone con le mani fuori dall'area di rigore quando la sua porta è incustodita o presidiata solo da un calciatore difendente di movimento, che si trova dietro il portiere, il portiere è considerato colpevole di un’infrazione di DOGSO e dovrà quindi essere espulso.
 
Infine, per l’infrazione esterna: se un calciatore di riserva o un dirigente di una squadra nega una rete o una evidente opportunità di segnare una rete alla squadra avversaria, con un fallo di mano o un’infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore, il reo dell’infrazione verrà espulso e uno dei calciatori titolari dovrà uscire dal rettangolo di gioco così che la sua squadra giochi con un calciatore in meno.
 
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Presidente Michieli, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
 
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.
 

Si ringrazia Laura Zagallo per le foto.

 

 

Al via il Corso Arbitro Scolastico

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Pubblicato in 2023/2024
Martedì, 16 Gennaio 2024 20:33

Anche quest’anno è iniziato il Corso Arbitro Scolastico presso il liceo Cornaro a Padova, grazie all’organizzazione del Collega e prof. dell'istituto Francesco Rossini sotto la supervisione del Consigliere sezionale delegato al reclutamento, Samuele Varotto. 

Nella prima lezione i ragazzi hanno potuto incontrare e dialogare con il nostro Arbitro Internazionale CAN, Daniele Chiffi, il quale ha parlato loro della figura dell’arbitro, delle caratteristiche e delle doti che vengono sviluppate durante la carriera arbitrale, interagendo con i e rispondendo ai loro quesiti.

Il Dono di essere Arbitri

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Pubblicato in 2023/2024
Domenica, 25 Febbraio 2024 20:33

E’ stata una Riunione Tecnica Obbligatoria di alto spessore quella che ha visto la presenza dell’Arbitro CAN Gianluca Aureliano della Sezione di Bologna, che ha intrattenuto la platea di associati patavini in una Sala Fornace gremita per l’occasione. Dopo i saluti di rito del Presidente Michieli e del Componente Regionale Bassan, un video di benvenuto ha introdotto Gianluca ai presenti, che ha esordito affermando: “Si arbitra con il cuore, perché tale organo manda il sangue al cervello!” sottolineando fin dalle prime battute come l’arbitraggio sia una questione di testa e di cuore appunto. “In questa sala sono presenti molti giovani ed altrettanti colleghi con esperienza” ha osservato Gianluca, evidenziando però come l’etimologia del termine derivi dal latino ‘experientia(m)’ che significa provare, sperimentare. “Voi giovani alle prime armi state sperimentando l’arbitraggio e quindi vi state mettendo alla prova costantemente con un’attività che se affrontere con costanza vi donerà esperienza e soddisfazioni” ha proseguito, osservando come per compiere tale incarico sia necessario ricorrere alla comunicazione, elemento fondamentale che nell’arco di una prestazione arbitrale è declinabile relativamente al tempo, al luogo, alle persone e all’argomento. Gli Arbitri comunicano in diversi modi, con le parole e con gli atteggiamenti, che sono sotto gli occhi di tutti; sono fondamentali i modi, i tempi e i contenuti della comunicazione, nel caso della notifica di un provvedimento disciplinare così come nel richiamo ad un giocatore o ad un allenatore è necessario ricorrere ad una comunicazione chiara e diretta, affinchè l’atto in sé sia un messaggio che venga percepito da tutti gli addetti ai lavori e non che assistono e prendono parte alla gara. “La migliore forma di comunicazione è a mio avviso il ‘saper dare’ e quindi il ‘saper donare’ agli altri” ha proseguito Aureliano, evidenziando come l’arbitraggio sia un dono, per noi Arbitri che per il mondo del calcio, un’attività al servizio del calcio stesso che deve essere svolta con impegno e dedizione ma anche con calma e tempestività per ‘comunicare’ i valori e garantire il rispetto delle regole. L’arbitro nello svolgere il suo compito deve essere efficace e per esserlo, oltre che allenato e preparato, deve saper comunicare egregiamente e deve saper trasmettere fiducia. “Dalla fiducia discende la credibilità” ha evidenziato Gianluca, aggiungendo che la ‘fiducia’ deve essere intesa come fiducia in noi stessi, fiducia negli altri e fiducia nell’Associazione di cui facciamo parte. Verità e onestà sono le qualità che dobbiamo mettere in campo a servizio del giuoco del calcio ma che al tempo stesso dobbiamo mettere in conto con noi stessi quando ci accingiamo a dirigere una gara o andiamo a visionare e valutare un collega, indipendentemente dal ruolo – arbitro o osservatore – e dalla categoria in cui operiamo. L’esposizione dell’ospite ha visto seguire numerose domande e curiosità dei presenti, stimolati a dovere e resi partecipi nel corso della serata in un incontro che si è dimostrato coinvolgente sotto tutti i punti di vista ma che soprattutto ha saputo ricordare a tutti i presenti che è necessario fare tesoro dei doni che la vita ci offre e che per saperli valorizzare è necessario ricorrere a decisioni stabili di praticare il bene, perfezionate dall’abitudine.

Si ringrazia il Collega A.B. Mario Petrillo per le foto.


Arbitraggio e Nutrizione

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Pubblicato in 2023/2024
Mercoledì, 07 Febbraio 2024 20:33

E' stata una Riunione Congiunta 'formativa' quella di lunedì 05/02 u.s. che ha visto come tematica principale un argomento caro a tutti i colleghi in attività: la nutrizione dell'Arbitro, prima e dopo la gara. Ospite della serata e relatore è stato il Dr. Marco Temporin, Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Igiene e Medicina preventiva, con all'attivo un Master Internazionale in Nutrizione e Dietetica. "Nel suo primo significato etimologico - ha esordito il Dr. Temporin - dal greco 'diaita', il termine dieta significa 'modo di vivere', mentre dal latino 'dies' si traduce 'giorno'. Conviene riferirsi al concetto di 'regola alimentare' per intedere la dieta funzionale all'alimentazione". In termini di nutrizione è fondamentale definire il fabbisogno, ossia l'energia ed i nutrienti necessari per assicurare il normale stato di salute dell'organismo, caratteristica specifica per ogni individuo. In generale, una buona dieta vede l'assunzione dei cereali, frutta e verdura non devono mai mancare, mentre le proteine sono da assumersi con moderazione; dolci e zuccheri sono da limitare il più possibile. "Addentrandoci nell'attività sportiva - ha proseguito il Dr. Temporin - è fondamentale l'assunzione dei grassi polinsaturi che riducono il rischio infortuni, mentre i carboidrati fungnono da carburante e sono trasformati in glicoceno, principale riserva energetica glucidica". Prima dell'attività sportiva è consigliabile assumere cibi facilmente digeribili e ricchi di zuccheri complessi e fruttosio, circa 2 o 3 ore dall'evento, in quantità pari a metà di una normale razione. Durante l'intervallo è da evitare l'assunzione di cibo poichè il riempimento dello stomaco porta all'attivazione della digestione, mentre è possibile assumere frutta secca ed acqua zuccherata. Al termine della gara è consigliabile fare uno spuntino ad 1 ora di distanza, prima dell'eventuale pranzo o cena. Sono da evitare tassativamente grassi, fritti, salumi, dolci e alcolici.

"Per uno sportivo, così come nella quotidianità, è fondamentale l'idratazione" ha sottolineato il Dr. Temporin, spiegando come ad una corretta idratazione sia direttamente collegata una buona performance muscolare. Durante l'attività sportiva, in media si perdono 1,17 litri all'ora di acqua in uno sportivo calciatore e circa 1,10 litri all'ora se si fa running. La performance comnporta quindi un disidatrazione che è traducibile in un calo fino al 5% del nostro peso. Prima della gara, a distanza di 2 ore, è bene assumere tra i 400 ed i 600 ml di acqua, così come a ridosso della stessa, almeno 125 ml fino a 15 minuti dall'inizio, così da prevenire la riduzione della performance, che può arrivare fino al 10%.

In chiusura, prima di un momento di convialità che ha visto proseguire le domande e le curiosità dei più giovani, l'ospite ha voluto congedare i presenti evidenziando i principali alimenti funzionali all'arbitraggio e ad una sana nutrizione, individuabili tra yogurt, frutta secca, frutta fresca, caffè, vino, olio d'oliva, aglio, latte, verdura e cioccolato, quest'ultimo da assumersi con parsimonia.

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      Associazione Italiana Arbitri - Sezione di Padova "B.Bellini" 1927

      Via Nereo Rocco (c/o Stadio Euganeo, Tribuna Est) 35135 - Padova

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