Nominati 16 Nuovi Colleghi!
Scritto da Nicola Altoviti
Rinnovata la piena fiducia a Michieli!
Scritto da Nicola Altoviti
Sono stati 144 sui 251 aventi diritto, gli associati presenti all’Assemblea Elettiva della Sezione AIA Padova svoltasi lunedì 11 novembre presso la Fornace Carotta in Padova. Alle 19:45 l’ufficio presieduto dal Presidente O.A. Gobbato ha dichiarato aperti i lavori ed ha informato i colleghi sulla candidatura del collega O.A. Matteo Michieli, Presidente uscente del precedente quadriennio.
“Sono qui per chiedere nuovamente la vostra fiducia” ha esordito Michieli nel suo discorso di presentazione della sua candidatura, ripercorrendo quanto svolto nel mandato precedente, declinandone la narrazione al plurale. “Ho voluto sottolineare il Noi per rimarcare come si sia puntato a fare squadra con tutto il Direttivo ed i Referenti e i Collaboratori”, affermando come tale spirito sarà alla base della prossima gestione, con il fine di “rendere la Sezione un ente condiviso tra tutti gli iscritti” con la volontà di continuare a formare Arbitri secondo i principi di lealtà e correttezza.
L’intervento si è chiuso con il messaggio volto a tutti i colleghi: “Un sogno non è mai troppo grande se abbiamo il coraggio di crederci insieme!”.
Al termine delle 2 ore di apertura del seggio elettorale, a valle dello scrutinio, l’ufficio elettorale ha decretato eletto a Presidente della Sezione AIA di Padova per il quadriennio 2024/2028 l’O.A. Matteo Michieli con 133 preferenze sui 144 presenti, con 4 schede bianche e 7 schede nulle.
A margine dell’elezione, il neo eletto e riconfermato Michieli ha affermato: “Ringrazio tutti i colleghi per la rinnovata fiducia, segno tangibile che il lavoro svolto è stato apprezzato e stimolo per continuare a lavorare per la Sezione con il contributo di tutti gli associati e con l’obbiettivo di sognare e crescere insieme”.
In copertina: Michieli durante la fase di voto.
Foto 1: Un momento dell'Assemblea e dei lavori presieduti dall'OA Gobbato;
Foto 2: I complimenti del Componente CRA Monastero al neo eletto Presidente Michieli.
Crescita ed autoanalisi per gli AA.AA.
Scritto da Franco Stefano
Lunedì 4 novembre scorso ha avuto luogo la prima RTO Settoriale dedicata agli Assistenti Arbitali in forza al Comitato Regionale ed agli Organi Tecnici Nazionali.
Alla presenza del Presidente Michieli, la serata ha avuto inizio con i quiz tecnici, per sottolineare come lo studio costante del regolamento sia il punto di partenza della nostra attività.
Si è passati poi alla disamina di alcuni video relativi a situazioni che coinvolgevano i colleghi presenti, i quali poi hanno analizzato le immagini con i relativi spunti che ne potevano derivare. L’auto analisi e il mettere a fattore comune le proprie esperienze sono motivo di crescita per tutto il gruppo.
In conclusione l’AA Can C Giovanni Boato ha presentato una propria match analysis, toccando con l’ausilio di alcuni filamati i punti fondamentali quali concentrazione, collaborazione / teamwork ed aspetti relativi alla Regola 11.
Alla costruttiva lezione di crescita hanno fatto seguito le domante e le curiosità dei colleghi regionali più giovani da cui ne è nato un confronto collettivo.
Affinamento dei contenuti delle relazioni
Scritto da Nicola Altoviti
Mercoledì 23 ottobre ha avuto luogo la Riunione Tecnica Obbligatoria dedicata agli Osservatori Arbitrali. I colleghi si sono riuniti presso la Sala Sport & Salute all'Euganeo e sotto la guida dell'Organo Tecnico Manolo Cagnin hanno analizzato congiuntamente alcune relazioni apossitamente selezionate.
Come noto, tra i compiti dei 'formatori', oltre alle doti di comunicazione e valutazione vi sono quelle legate ai contenuti ed alle capacità descrittive, attività che ogni Osservatore è chiamato a svolgere in fase di redazione della relazione a valle della visionatura effettuata ai colleghi Arbitri Effettivi. Al fine di migliorare il livello e la qualità delle relazioni redatte da tutto il gruppo Osservatori della Sezione, sono stati analizzati gli specifici 'quadri' di relazioni relative sia al Settore Giovanile che a quello Dilettantistico, confrontandone i contenuti e la diretta corrispondenza o meno con le valutazioni assegnate. Ne è scaturita un'interessante lezione di carattere formativo per tutti i colleghi, che ha visto il confronto e gli interventi dei presenti. Durante il suo intervento, Manolo ha voluto sottolinare come una chiara presentazione degli aspetti atletici, tecnici e disciplinari nella relazione, con l'ausilio di episodi o riferimenti a situazioni avvenute, aiuti l'Organo Tecnico a comprendere ciò che effettivamente sia accaduto e come il collega Arbitro abbia affrontato gli episodi e gli eventi propostigli dalla gara per cui era stato designato. "Il contributo di Voi Osservatori a livello sezionale è uno dei principali momenti di crescita dei giovani colleghi, soprattutto ora che il sistema Sinfonia4You constente loro di leggere i contenuti delle Vostre relazioni" ha evidenziato Cagnin. Il Presidente Michieli ha voluto ringraziare gli Osservatori presenti per l'impegno e la dedizione dimnostrati in questo inizio di stagione, oltre che per la disponibilità messa al servizio della Sezione.
A lezione con il Settore Tecnico
Scritto da Matteo Danieli
Lunedì 14 ottobre si è tenuta la seconda Riunione Tecnica Obbligatoria congiunta dedicata ad arbitri ed osservatori patavini che, come di consuetudine, si sono riuniti presso la Fornace Carotta di Padova.
Dopo le abituali comunicazioni di servizio del Presidente Matteo Michieli, ha preso la parola il Componente del Settore Tecnico Alessandro Bianco, il quale ha illustrato i concetti fondamentali in merito al ‘fallo di mano’, soffermandosi dettagliatamente sulle novità introdotte dalla Circolare 1.
Dopo aver definito che il limite superiore della parte del corpo considerata ‘braccio’ coincida con la parte inferiore dell’ascella ed aver assicurato, quindi, che un tocco con la spalla non sia punibile, Alessandro, attraverso un’esaustiva presentazione, ha suddiviso le tre casistiche principali del ‘fallo di mano’ e ne ha sottolineato le caratteristiche.
Queste sono: il tocco “deliberato” (volontario), il tocco per essersi fatti “innaturalmente più grandi” (involontario ma punibile) ed infine il tocco e la conseguente “segnatura di una rete”.
Alessandro, tramite la visione di specifici video, ha analizzato e commentato diverse situazioni di gioco inerenti al “fallo di mano”, riportando il giudizio tecnico e disciplinare presentato dal Settore Tecnico.
Di seguito, le indicazioni e i concetti più importanti:
• Per valutare la volontarietà del fallo di mano, è necessario attenzionare se è la mano che va verso il pallone, o viceversa, e considerare la velocità dell’azione.
• La posizione è naturale se segue la dinamica del movimento del corpo, innaturale se aumenta il volume del fisico in maniera non coerente con essa.
• Se un giocatore segna deliberatamente con la mano/braccio, egli dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo.
• Un difensore che, effettuando un tackle, tocca il pallone con il braccio verticale, perpendicolare a terra, utilizzato per mantenersi in equilibrio, non sarà considerato punibile, anche se il braccio non è a contatto con il terreno.
• Non esiste più l’“automatismo” che il contatto con la mano/braccio sopra le spalle debba essere sempre punito; è necessario valutare se il giocatore “fa sé stesso più grande”.
• Se il contatto con la mano/braccio in posizione innaturale è successivo ad un tiro di un compagno che, nel tentativo di spazzare il pallone, lo calcia con elevata forza, esso non sarà considerato punibile. Se il tiro arrivasse però da un avversario, lo stesso contatto dovrà essere punito.
• Il fallo di mano non deliberato in area di rigore viene depenalizzato. Per un contatto non deliberato mano/braccio-pallone con aumento non consono del volume del corpo, successivo ad un tiro in porta, in una situazione di SPA, non verrà dato nessun provvedimento disciplinare, in una situazione di DOGSO, verrà mostrato il cartellino giallo. L’espulsione per DOGSO in area di rigore avverrà solo se il fallo di mano è deliberato.
• Per valutare la legittimità di una rete, successiva ad un tocco di mano/braccio, è necessario focalizzarsi sull’immediatezza, ovvero quanto tempo trascorre tra il tocco e la segnatura, se il giocatore che segna è lo stesso che ha toccato il pallone. Se, invece, la rete è segnata da un compagno, il concetto di immediatezza decade e la segnatura risulterà valida.
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Presidente Michieli, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.
A lezione con Mozzo sui 'contrasti alti'
Scritto da Matteo Danieli
Lunedì 30 settembre si è tenuta la seconda Riunione Settoriale, dedicata agli arbitri OTS patavini che si sono riuniti presso la Fornace Carotta di Padova.
Dopo le comunicazioni di servizio del Vicepresidente Alessandro Lion, ha preso la parola il Consigliere Componente della Scuola Arbitrale Calcio a 11 Matteo Mozzo, il quale ha disquisito dettagliatamente in merito ai contrasti alti.
In un contrasto alto, chi lo subisce è vulnerabile e la sua sicurezza può essere compromessa.
Il contatto di una parte rigida e compatta (avambraccio, gomito o mano) con una parte morbida (viso) può essere ritenuto pericoloso, in quanto la forza necessaria per ferire l'avversario è di molto inferiore.
L'uso della forza diventa rilevante quando il contatto avviene nella parte posteriore della testa perché i calciatori che lo subiscono non se lo aspettano.
Ci sono due casistiche principali in cui suddividere questo tipo di contrasti: braccio usato come arma e come strumento.
Il braccio utilizzato come strumento è impiegato per mantenere l'equilibrio e segue il movimento normale del corpo. Il braccio o il gomito sono protesi fuori prima che inizi il contrasto e il salto è solo verso l'alto e non anche verso l'avversario. Inoltre, può succedere che chi subisce l'urto vada contro mano/braccio/gomito dell'avversario.
Il braccio o il gomito usato come arma, oscilla verso la faccia dell'avversario, la forza e l’intensità sono elevate ed è in su e in dentro contro l'avversario. Si verifica sempre la situazione in cui una superficie dura vada contro una superficie morbida e l’incolumità dell'avversario è in pericolo.
Matteo, attraverso la visione di specifici video, ha esortato gli arbitri presenti a valutare diverse situazioni di gioco inerenti ai contrasti alti, tramite l’alzata della mano per fallo negligente, del cartellino giallo per fallo imprudente e di quello rosso per vigoria sproporzionata, supportando il proprio giudizio tecnico e disciplinare con adeguate spiegazioni.
Attraverso il confronto, sono nate molte discussioni interessanti, che sicuramente hanno arricchito il bagaglio di esperienze, soprattutto dei più giovani.
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Vicepresidente Lion, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.
(Foto di repertorio)
Calcio a 5 ai nastri di partenza
Scritto da Nicola Altoviti
Lunedi 30 settembre ha avuto luogo il raduno del Calcio a 5 targato AIAPADOVA. Ad aprire il raduno il Presidente di Sezione Matteo MIchieli che ha voluto sottolineare l’importanza del futsal all’interno del panorama cittadino e della Sezione che per la prima volta abiliterà i neo immessi che stanno in questi giorni frequentando il corso per aspiranti arbitri a questa importante disciplina. Ha preso poi la parola Luca Rainato, consigliere con delega al Calcio a 5, che ha ribadito le disposizioni tecniche e comportamentali valide per la stagione sportiva 2024/25. È stato poi il turno di Elena Lunardi, ex Arbitro CAN 5 élite padovano e ora componente del Settore Tecnico modulo Talent & Mentor, che ha sottoposto ai presenti i test regolamentari e ha impreziosito la serata con un’interessante e precisa presentazione sull’ “Handball”, tema che ha meritato opportuno approfondimento alla luce delle difficoltà interpretative sul fallo di mano. Elena ha proiettato diversi filmati che hanno ben chiarito ai presenti le varie fattispecie che caratterizzano l’argomento in questione.
A lezione con il Comitato Regionale
Scritto da Nicola Altoviti
"Non c'è niente di peggio che vendere in maniera errata una decisione giusta!".
E' con tale affermazione che il Componente del Comitato Regionale Veneto Alessandro Caso ha voluto stimolare la platea degli associati patavini nel corso del suo intervento durante la prima Riunione Tecnica Obbligatoria della Stagione Sportiva che si è tenuta lo scorso lunedì 16 settembre presso la Sala Fornace Carotta in Padova. Dopo il benvenuto del Presidente Michieli, l'illustre ospite ha portato il saluto del Presidente Serena - già presente presso la Sezione Bruno Bellini nel corso del Ritiro Estivo in quel di Fiera di Primiero - ed ha coinvolto i presenti sui temi caratterizzanti la figura arbitrale, quali decisione, resilienza e responsabilità. "Per essere un buon Arbitro è necessario mettere da parte l'IO e puntare sul NOI e quindi sulla Sezione" ha evidenziato Caso, sottolineando come quel 'NOI' necessiti anche di saper ascoltare e imparare dai colleghi più esperti. Ciò che il Comitato Regionale chiede alle Sezioni è di formare Arbitri che siano in grado di attuare una 'PREVENZIONE' che sia di supporto alla gestione della gara, attenzionando i gavi falli di giuoco, le reazioni dei calciatori, le proteste, le perdite di tempo e, non meno importanti, i falli di mano. Il tutto con la finalità di garantire uniformità tecnica, tempestività di valutazione, capacità di decisione e concessione del vantaggio, con l'obiettivo primario di contribuire all'incolumità dei partecipanti alla gara e garantire il regolare svolgimento della stessa.
Alla base di tali risultati sono necessarie qualità tecniche ed atletiche che consentano di attuare uno spostamento sul terreno di gioco che ricerchi la prossimità dell'azione ed il miglior angolo di visione ma è necessario anche saper attuare una oculata gestione della gara. "Ognuno deve agire secondo la sua personalità specifica e secondo i modi e i toni propri del suo carattere" ha precisato Alessandro, evidenziando però come il 'RICHIAMO' sia lo strumento fondamentale da sfruttare per ogni Arbitro, declinato dapprima in richiamo 'informale' e successivamente in 'richiamo formale', entrambi anticamera dei provvedimenti disciplinari. E' fondamentale attuare il richiamo nei primi minuti della gara, sia per far pesare la nostra presenza sul terreno di giuoco che per prevenire l'innalzamento del tono agonistico. Caso ha sottolineato come il richiamo debba essere attuato in occasione del primo fallo con intensità in zona grigia, della prima occasione di dissenso, della prima mischia in occasione di un calcio d'angolo o ancora nella prima occasione di perdita di tempo.
Nella seconda parte della riunione i colleghi più giovani sono stati coinvolti da Alessandro nella visione e valutazione di alcuni videoclip per i quali sono stati chiamati a decretarne il provvedimento tecnico e disciplinare, motivandone la scelta e contribuendo alla discussione collettiva della platea, opportunamente stimolata dallo stesso relatore. La serata si è dimostrata una valida opportunità di crescita e confronto sotto tutti i punti di vista e per tutti i presenti, essendo stati coinvolti anche alcuni colleghi Osservatori Arbitrali che hanno offerto la loro opinione ed espresso le valutazioni contribuendo alla formazione dei giovani colleghi patavini.
Ai ringraziamenti ed ai saluti, il Componente Caso ha voluto congedarsi con una citazione del saggista statunitense Robert Collier: "Il successo è la somma di piccoli sforzi ripetuti giorno dopo giorno", a conferma di come chiunque possa ambire a grandi risultati con la giusta dedizione ed applicazione.
Al via la Stagione Sportiva!
Scritto da Nicola Altoviti
Sabato 7 settembre ha avuto luogo il Raduno Precampionato della Sezione "B. Bellini" di Padova, tenutosi presso Villa Fini a Limena (PD). Dopo i saluti ed il benvenuto del Presidente Michieli, gli 90 Arbitri Effettivi e i 30 Osservatori Arbitrali presenti sono stati chiamati a sostenere i quiz tecnici, a seguito della spiegazione della Circolare 1 da parte del Componente del Settore Tecnico Mario Ongarato. Espletate le prove, il raduno è entrato nel vivo con le disposizioni tecniche impartite direttamente dal Presidente Michieli, il quale ha avuto modo di trasferire alcuni aspetti e concetti fondamentali per la Stagione a platea congiunta. Attraverso l’uso della locuzione latina ‘homo faber fortunae suae’ lo stesso Michieli ha evidenziato come ogni Arbitro sia artefice della propria sorte arbitrale. I lavori sono proseguiti poi separatamente: gli Osservatori, sotto la guida del loro Organo Tecnico Manolo Cagnin hanno ricevuto le specifiche disposizioni, mentre gli Arbitri hanno dapprima avuto dal Consigliere Filippo Guerra le disposizioni di segreteria ed a seguire una lezione sullo spostamento da parte del Consigliere Componente dell’Organo Tecnico, Federico Gobbato.
Prima della pausa pranzo ha avuto luogo il saluto delle autorità: “La Delegazione è qui per darvi tutto il supporto necessario e per lavorare in sinergia con la Sezione” ha esordito il Segretario Provinciale Pittarello che ha ringraziato gli Arbitri per il loro operato e per garantire il regolare svolgimento dei campionati. Il Presidente Michieli ha voluto omaggiare la Delegazione con una foto ricordo dei colleghi patavini che lo scorso inizio agosto hanno partecipato al raduno estivo a Primiero affermando: "Questa foto testimonia come gli Arbitri della Sezione di Padova siano pronti per raggiungere i traguardi e le vette più alte".
Al rientro è stato assegnato un riconoscimento al collega Cristian Lugato, particolarmente distintosi tra prove altetiche e quiz tecnici; a seguire sono state impartite le disposizioni comportamentali, sottolineando come l'aspetto comportamentale sia alla base dell'impiego di ogni associato. I neo-immessi hanno proseguito i lavori con una lezione specifica sulle tematiche relative a spostamento, compilazione del rapporto di gara e sull'espletamento delle pratiche di segreteria con i Consiglieri Fantin, Guerra e Gobbato. Per i restanti invece hanno avuto luogo due lezioni tecniche di spessore tenute rispettivamente dall’Arbitro CAN C Roberto Lovison e dall’Internazionale Daniele Chiffi, che hanno interagito con i più giovani grazie all'ausilio di alcuni filmati relativi alle casistiche sui falli di mano e sui concetti di negligenza, imprudenza e vigoria sproporzionata.
In chiusura il Presidente Michieli ha congedato i presenti ringraziandoli per l'attenzione e la partecipazione intensa ad un raduno ricco di spunti: "Andate in campo con la forza di conquistare i risultati, con la consapevolezza di avere il nome della Sezione di Padova sulle vostre spalle!".
La Sezione è in lutto...
Scritto da Nicola Altoviti
Antonio Quadri, per tutti Toni, ci ha lasciati.
Classe ‘29, sposato con la signora Jone, papà di Barbara e Fabio, scala tutte le categorie nazionali calcando i campi della Serie A come assistente tra il 1968 e il 1974.
Assunta la qualifica di Arbitro Benemerito nel 1985, non ha mai lesinato consigli ai più giovani e ai meno giovani, ai dirigenti ha insegnato l’amore per nostra Associazione, a chiunque lo incontrasse ha regalato un sorriso con le sue battute e celebri barzellette. Rimangono indelebili nella memoria degli Arbitri padovani i suoi travestimenti da Babbo Natale durante le festività invernali, segno di un’impronta associativa di rilievo.
Dopo 71 anni di tessera, ci lascia un’altra colonna portante della Sezione AIA di Padova.
Ai familiari la vicinanza della Sezione tutta. A nome del Presidente Michieli e del Consiglio Direttivo Sezionale le più sentite condoglianze.