Il DOGSO nel Futsal
Scritto da Matteo Danieli
Si ringrazia Laura Zagallo per le foto.
Al via il Corso Arbitro Scolastico
Scritto da Nicola Altoviti
Anche quest’anno è iniziato il Corso Arbitro Scolastico presso il liceo Cornaro a Padova, grazie all’organizzazione del Collega e prof. dell'istituto Francesco Rossini sotto la supervisione del Consigliere sezionale delegato al reclutamento, Samuele Varotto.
Il Dono di essere Arbitri
Scritto da Nicola Altoviti
E’ stata una Riunione Tecnica Obbligatoria di alto spessore quella che ha visto la presenza dell’Arbitro CAN Gianluca Aureliano della Sezione di Bologna, che ha intrattenuto la platea di associati patavini in una Sala Fornace gremita per l’occasione. Dopo i saluti di rito del Presidente Michieli e del Componente Regionale Bassan, un video di benvenuto ha introdotto Gianluca ai presenti, che ha esordito affermando: “Si arbitra con il cuore, perché tale organo manda il sangue al cervello!” sottolineando fin dalle prime battute come l’arbitraggio sia una questione di testa e di cuore appunto. “In questa sala sono presenti molti giovani ed altrettanti colleghi con esperienza” ha osservato Gianluca, evidenziando però come l’etimologia del termine derivi dal latino ‘experientia(m)’ che significa provare, sperimentare. “Voi giovani alle prime armi state sperimentando l’arbitraggio e quindi vi state mettendo alla prova costantemente con un’attività che se affrontere con costanza vi donerà esperienza e soddisfazioni” ha proseguito, osservando come per compiere tale incarico sia necessario ricorrere alla comunicazione, elemento fondamentale che nell’arco di una prestazione arbitrale è declinabile relativamente al tempo, al luogo, alle persone e all’argomento. Gli Arbitri comunicano in diversi modi, con le parole e con gli atteggiamenti, che sono sotto gli occhi di tutti; sono fondamentali i modi, i tempi e i contenuti della comunicazione, nel caso della notifica di un provvedimento disciplinare così come nel richiamo ad un giocatore o ad un allenatore è necessario ricorrere ad una comunicazione chiara e diretta, affinchè l’atto in sé sia un messaggio che venga percepito da tutti gli addetti ai lavori e non che assistono e prendono parte alla gara. “La migliore forma di comunicazione è a mio avviso il ‘saper dare’ e quindi il ‘saper donare’ agli altri” ha proseguito Aureliano, evidenziando come l’arbitraggio sia un dono, per noi Arbitri che per il mondo del calcio, un’attività al servizio del calcio stesso che deve essere svolta con impegno e dedizione ma anche con calma e tempestività per ‘comunicare’ i valori e garantire il rispetto delle regole. L’arbitro nello svolgere il suo compito deve essere efficace e per esserlo, oltre che allenato e preparato, deve saper comunicare egregiamente e deve saper trasmettere fiducia. “Dalla fiducia discende la credibilità” ha evidenziato Gianluca, aggiungendo che la ‘fiducia’ deve essere intesa come fiducia in noi stessi, fiducia negli altri e fiducia nell’Associazione di cui facciamo parte. Verità e onestà sono le qualità che dobbiamo mettere in campo a servizio del giuoco del calcio ma che al tempo stesso dobbiamo mettere in conto con noi stessi quando ci accingiamo a dirigere una gara o andiamo a visionare e valutare un collega, indipendentemente dal ruolo – arbitro o osservatore – e dalla categoria in cui operiamo. L’esposizione dell’ospite ha visto seguire numerose domande e curiosità dei presenti, stimolati a dovere e resi partecipi nel corso della serata in un incontro che si è dimostrato coinvolgente sotto tutti i punti di vista ma che soprattutto ha saputo ricordare a tutti i presenti che è necessario fare tesoro dei doni che la vita ci offre e che per saperli valorizzare è necessario ricorrere a decisioni stabili di praticare il bene, perfezionate dall’abitudine.
Si ringrazia il Collega A.B. Mario Petrillo per le foto.
Arbitraggio e Nutrizione
Scritto da Nicola Altoviti
E' stata una Riunione Congiunta 'formativa' quella di lunedì 05/02 u.s. che ha visto come tematica principale un argomento caro a tutti i colleghi in attività: la nutrizione dell'Arbitro, prima e dopo la gara. Ospite della serata e relatore è stato il Dr. Marco Temporin, Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Igiene e Medicina preventiva, con all'attivo un Master Internazionale in Nutrizione e Dietetica. "Nel suo primo significato etimologico - ha esordito il Dr. Temporin - dal greco 'diaita', il termine dieta significa 'modo di vivere', mentre dal latino 'dies' si traduce 'giorno'. Conviene riferirsi al concetto di 'regola alimentare' per intedere la dieta funzionale all'alimentazione". In termini di nutrizione è fondamentale definire il fabbisogno, ossia l'energia ed i nutrienti necessari per assicurare il normale stato di salute dell'organismo, caratteristica specifica per ogni individuo. In generale, una buona dieta vede l'assunzione dei cereali, frutta e verdura non devono mai mancare, mentre le proteine sono da assumersi con moderazione; dolci e zuccheri sono da limitare il più possibile. "Addentrandoci nell'attività sportiva - ha proseguito il Dr. Temporin - è fondamentale l'assunzione dei grassi polinsaturi che riducono il rischio infortuni, mentre i carboidrati fungnono da carburante e sono trasformati in glicoceno, principale riserva energetica glucidica". Prima dell'attività sportiva è consigliabile assumere cibi facilmente digeribili e ricchi di zuccheri complessi e fruttosio, circa 2 o 3 ore dall'evento, in quantità pari a metà di una normale razione. Durante l'intervallo è da evitare l'assunzione di cibo poichè il riempimento dello stomaco porta all'attivazione della digestione, mentre è possibile assumere frutta secca ed acqua zuccherata. Al termine della gara è consigliabile fare uno spuntino ad 1 ora di distanza, prima dell'eventuale pranzo o cena. Sono da evitare tassativamente grassi, fritti, salumi, dolci e alcolici.
"Per uno sportivo, così come nella quotidianità, è fondamentale l'idratazione" ha sottolineato il Dr. Temporin, spiegando come ad una corretta idratazione sia direttamente collegata una buona performance muscolare. Durante l'attività sportiva, in media si perdono 1,17 litri all'ora di acqua in uno sportivo calciatore e circa 1,10 litri all'ora se si fa running. La performance comnporta quindi un disidatrazione che è traducibile in un calo fino al 5% del nostro peso. Prima della gara, a distanza di 2 ore, è bene assumere tra i 400 ed i 600 ml di acqua, così come a ridosso della stessa, almeno 125 ml fino a 15 minuti dall'inizio, così da prevenire la riduzione della performance, che può arrivare fino al 10%.
In chiusura, prima di un momento di convialità che ha visto proseguire le domande e le curiosità dei più giovani, l'ospite ha voluto congedare i presenti evidenziando i principali alimenti funzionali all'arbitraggio e ad una sana nutrizione, individuabili tra yogurt, frutta secca, frutta fresca, caffè, vino, olio d'oliva, aglio, latte, verdura e cioccolato, quest'ultimo da assumersi con parsimonia.
A lezione con il Presidente dei Probiviri
Scritto da Nicola Altoviti
Il rientro dalle Festività ha visto la ripresa delle Riunioni Tecniche Obbligatorie ed il nuovo anno è iniziato con la Congiunta di lunedì 8 gennaio u.s. che ha visto la presenza del Presidente dell Commissione Regionale dei Probiviri, l'avvocato e collega Rosario Tucci. Dopo i saluti e le comunicazioni di rito da parte del Presidente di Sezione Matteo Michieli, la parola è passata al relatore della serata: "Sono onorato di presiedere questa riunione, sia perchè sono in una Sezione di spessore e, soprattutto, perchè condivido il mio traguardo del 40° anno di appartenenza all'Associazione, che mi ha visto primeggiare più dal lato dirigenziale che sportivo sul campo" ha dichiarato con un pizzico di emozione lo stesso Tucci, già Procuratore Generale nella S.S. 2001/2002, e ancora Vice Procuratore Nazionale dal 2002 al 2005, Procuratore Arbitrale nel 2010, Presidente della Commissione Disciplina Regionale dal 2021 al 2023. "Il ruolo che ricopro è relativo all'Organo definito dall'art. 30 del Regolamento Associativo dell'AIA: il Collegio dei Probiviri, sia Nazionale che Regionale, è competente ad esaminare le segnalazioni del Presidente di Sezione o del Presidente del Comitato Regionale o Provinciale o del rispettivo Organo Tecnico" ha spiegato, precisando che tali segnalazioni sono per lo più legate a mancanze dettate dall'art. 42, relativo ai 'Doveri degli Arbitri' e che tutti siamo chiamati a rispettare. In particolare Tucci ha sottolineato come il comma 3, lettera c obblighi gli Arbitri a "improntare il loro comportamento, anche estraneo allo svolgimento dell’attività sportiva e nei rapporti con colleghi e terzi, ai principi di lealtà, trasparenza, rettitudine e della comune morale, a difesa della credibilità ed immagine dell’AIA e del loro ruolo arbitrale" riprendendo un principi cardine di lealtà, trasparenza e rettitudine, unitamente al concetto di 'Fair Play Sportivo' che è alla base di ogni sport e della stessa definizione di attività sportiva. Il Presidente Tucci ha poi voluto stimolare la platea richiamando l'attenzione dei colleghi più giovani, in particolare dei diciassette neo-immessi che lo scorso dicembre hanno superato l'esame di abilitazione del recente Corso Arbitri: "Voi siete quelli che sicuramente conosco meglio tra i presenti il Regolamento, cercate però di approfondire fin da subito anche il lato associativo dello stesso documento, al fine di non incorrere in segnalazioni e problematiche". Conclusa la riunione, la serata è proseguita in compagnia dello stesso relatore presso un vicino locale patavino, non prima di aver ricevuto la raccomandazione del Responsabile del Reclutamento Sezionale, il Consigliere Samuele Varotto, che ha esortato i presenti al 'passaparola' in vista del nuovo Corso Arbitri in partenza il prossimo 24 gennaio.
A nome del Presidente Michieli, del Consiglio Direttivo e dei Referenti tutti, la Sezione AIA Padova augura Buone Festività a tutti gli associati!
AIA Padova è Internazionale
Scritto da Nicola Altoviti
Lo scorso 6 dicembre, presso l’Aula Magna di Palazzo Bo, si è svolta la cerimonia di premiazione degli Arbitri Internazionali Martina Piccolo e Daniele Chiffi. Per la prima volta nella sua storia, la Sezione di Padova può annoverare infatti la presenza contemporanea di ben due Arbitri all’interno delle liste FIFA.
Molti i presenti che hanno voluto rendere omaggio a Daniele e Martina, tra cui, oltre alla nutrita platea di colleghi patavini, le istituzioni civili e culturali, i rappresentanti del CONI, della FIGC e dell’AIA, rappresentata dal vice Presidente Nazionale Alberto Zaroli e dal Componente Antonio Zappi. Erano presenti inoltre: il Responsabile CON 5 Scarpelli, il Componente CAN C Cariolato ed il Componente CAN D Carrozzini; il Presidente del Comitato Regionale Tarcisio Serena ed i Componenti Bassan, Rossi, Modesto, Schembri e Nocenti; i Presidenti delle consorelle Sezioni di Chioggia, Conegliano, Este, Mestre, San Donà, Schio, Treviso, Verona, Vicenza, Castelfranco e Rovigo; l’ex Presidente CRA ed ex Assistente Internazionale Stevanato, l’ex Presidente di Sezione Tagliapietra, gli ex Assisstenti Carrer e Zanforlin, gli Arbitri e Assistenti CAN Orsato, Bindoni, Baccini, Ceolin, Mondin e Rossi; l’Arbitro CAN 5 élite Voltarel; l’Arbitro CAN D Frazza e le Assistenti Cerrato e Pasquesi.
Ad aprire la cerimonia è stato il Presidente Michieli che, oltre a dare il benvenuto, ha voluto sottolineare l’eccezionalità dell’evento: era dai tempi del Presidente Onorario patavino Francescon Francescon, pioniere degli Internazionali che la Sezione di Padova non poteva forgiarsi di un simile orgoglio. Michieli, nel ringraziare e salutare gli illustri ospiti e i presenti tutti, ha ringraziato i due premiati per il loro supporto alla Sezione sottolinenado come “è con grande piacere, onore e orgoglio che siamo qui per celebrare un obiettivo raggiunto, che siamo sicuri sarà soltanto un passaggio verso soddisfazioni sempre più importanti e prestigiose!”.
La scaletta ha visto il saluto e gli interventi delle autorità e degli ospiti: il Prorettore allo Sport e Benessere dr. Paoli ha sottolineato come l’Università di Padova possa essere orgogliosa del fatto che Daniele e Martina siano stati studenti e si siano laureati presso l’Ateneo patavino; l’Assessore allo Sport Bonavina ha portato il saluto dell’amministrazione comunale ed evidenziato come la Città di Padova festeggiasse i neo Internazionali nell’anno in cui è stata Capitale Europea dello Sport; il Responsabile della CAN 5 élite Galante ha ripercorso le tappe della carriera di Martina, mentre il Componente CAN Tommasi ha raccontato alcuni aneddoti della carriera di Daniele. Gli interventi del Componente Nazionale Zappi e del Presidente Regionale Serena hanno anticipato quello del vice Presidente Zaroli che, oltre a portare i saluti del Presidente Pacifici, ha sottolineato come “l’arbitraggio è un impegno di vita che va vissuto con un senso di responsabilità, il traguardo raggiunto da Daniele e Martina rappresenta il valore sociale dell’impegno, oltre che del rispetto delle regole” valori importanti, soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca.
A margine degli interventi, si è entrati nel vivo delle premiazioni, anticipate da dei brevi videoclip che hanno ripercorso la carriera e le principali tappe della scalata dei due Internazionali. Martina e Daniele sono stati invitati sul palco attraverso il passaggio tra due file di giovani arbitri patavini in divisa che li hanno omaggiati ed applauditi a nome di tutti gli associati e dei presenti in sala. Visibilmente emozionati, hanno ricevuto il riconoscimento a sigillo della loro nomina ad Internazionali: un fischietto in oro, sapientemente realizzato a regola d’arte dal M° orafo Mauro Sette, ed una jéroboam di Prosecco di Valdobbiadene personalizzata con la data della cerimonia ed i loghi dell’AIA.
Alle premiazioni sono seguiti i ringraziamenti e gli interventi degli stessi premiati: “Sono davvero molto emozionata – ha esordito Martina Piccolo – attorno a questo premio ci sono tante cose e persone, gioie e dolori. Ringrazio il Comitato Nazionale per aver puntato su di me e per l’attenzione che riserva al Futsal. L’AIA mi ha donato molto e mi ha insegnato a camminare, ora corro ed il sogno è arrivare al Mondiale”. Successivamente ha preso la parola Daniele Chiffi: “Il mio primo ringraziamento è per Stefano Farina, con cui ho avuto la fortuna di fare gran parte del mio percorso arbitrale fin dal primo anno di CAN D. Fu lui a dirmi che se non fossi diventato internazionale, sarebbe stata solamente colpa mia”. Con la voce commossa ha poi aggiunto: “Il secondo ringraziamento è per mio padre, grande appassionato di calcio ed orgoglioso di vedermi arbitrare. Devo a lui di aver iniziato a fare l’arbitro, ed a lui la sera che è venuto a mancare, ho promesso che sarei diventato internazionale. Ecco che per me questo riconoscimento ha una valenza ancora maggiore, perché la promessa che ho fatto a mio padre, l’ho fatta sulla forza di quello che mi aveva detto al tempo Farina”.
Prima del momento conviviale e dei festeggiamenti con le doverose foto di rito, la platea è stata intrattenuta dall’intonazione dell’Inno Nazionale e dell’Inno d’Europa da parte del Soprano M^ Monica Voltan e del Tenore M° Enrich Zuin che hanno sugellato una serata che resterà negli annali della Sezione AIA Padova, che può forgiarsi di essere Internazionale.
Il materiale fotografico della Cerimonia è scaricabile al link:
https://www.aiapadova.it/Download/2023.12.06_AIA-Padova-Internazionale_FOTO.zip
Si ringrazia il Collega Mario Petrillo per le foto.
La visita del CRA Veneto
Scritto da Nicola Altoviti
Lunedì 16 ottobre la Sezione di Padova ha avuto la gradita visita del Comitato Regionale Veneto, rappresentato dal Presidente Regionale Tarcisio Serena e dai componenti Bassan, Nocenti e Monastero. Prima della Riunione Tecnica Obbligatoria, Serena ha incontrato il Consiglio Direttivo Sezionale per un confronto ed aggiornamento sulle tematiche e sulla linea guida impartita a livello regionale; successivamente ha avuto inizio la serata congiunta alla presenza della nutrita assemblea patavina.
Dopo i saluti di rito, il Presidente Michieli ha voluto presentare la Sezione "B.Bellini" di Padova, la quale conta ben 261 associati, di cui 110 Arbitri Effettivi, dei quali 50 elementi sono alle dipendenze dell'Organo Tecnico Regionale. La parola è poi passata ai componenti Bassan, Nocenti e Monastero che hanno salutato i presenti e lasciato il microfono al Presidente Regionale, relatore e motivatore della serata. Serena, nel suo intervento, ha voluto stimolare i presenti affermando che "l'arbitraggio è una questione di priorità della vita!". Se infatti famiglia e lavoro devono essere considerati al primo posto delle scelte di ciascun collega, le decisioni inerenti all'arbitraggio sono lasciate ad ognuno di noi, che, in funzione delle proprie priorità e della propria voglia di mettersi in gioco, traccia la strada della carriera arbitrale. "L'arbitraggio è anche delusione" ha proseguito Serena: se infatti i sacrifici e le scelte non ripagano con i risultati, si tende a rivalutare l'impegno e l'interesse per l'attività, in funzione di scelte che possono essere opinabili. E' necessario però comprendere che così come nella vita, anche nell'arbitraggio si viene sempre ripagati in funzione di quanto si è seminato. Allo studio e all'impegno si deve affiancare un metodo, il Presidente Regionale ha voluto portare l'esempio dell'illustre arbitro Pierluigi Collina: "lui era un perfezionista e cercava sempre di migliorarsi", solo in questo modo ha ottenuto i grandi risultati a livello arbitrale. Come Collina è necessario che ogni arbitro ricerchi la perfezione, così come sul terreno di giuco deve cercare il miglior posizionamento al fine di operare secondo i principi del 'bettween' e del 'proximity'. "Solamente se siete allenati e preparati potrere valutare correttamente le sistuazioni di gioco" ha rimarcato Serena, comunicando che il prossimo 1 novembre, tutti gli arbitri ed assistenti regionali saranno chiamati a sostenere delle prove atletiche intermedie, al fine di monitorare il grado di allenamento.
Nel suo intervento alla platea patavina, il Presidente Regionale ha voluto coinvolgere anche gli Osservatori Arbitrali: "raggiunto il limite di attività o di gare non dovete andare in letargo ma piuttosto mettetevi a disposizione come tutor per i nuovi colleghi!" sottolineando come la figura dell'Osservatore resti fondamentale per la crescita di ogni arbitro. L'intervento è proseguito con il coinvolgimento di alcuni colleghi presenti su episodi video condivisi dallo stesso Serena, al termine dei quali si è evidenziato come l'aggiornamento e l'analisi delle casistiche regolamentari non sia mai banale. In chiusura Serena ha ribadito che tra gli obiettivi del Comitato Regionale Veneto ci sono quelli di tornare ad essere una regione rappresentata da arbitri, assistenti ed osservatori in tutte le categorie nazionali e che il lavoro dello stesso Comitato è volto a questa finalità, per la quale è fondamentale il contributo della base, ossia a livello sezionale.
In termini di dati e notizie, Serena ha inoltre evidenziato come l'AIA stia affrontando la tematica della violenza con il raddoppio delle sanzioni per i trasgressori e come l'arbitraggio sia in continua evoluzione. Il Veneto ha recentemente vantato la presenza di una collega al Progetto Woman della UEFA dove le migliori 'quote rosa' dell'AIA hanno partecipato ad incontri di formazione specifica dirigento gare internazionali di calcio femminile. A livello regionale si sta operando sulla stessa linea effettuando specifci 'stage' con le colleghe sezionali venete, dove il nutriro gruppo di 58 ragazze è sempre più affiatato e preparato.
In chiusura il Presidente Regionale ha ribadito ancora una volta che "volere è potere", invitando i ragazzi più giovani ad ambire alla Serie A, nell'arbitraggio così come nella vita, puntanto ad essere ancor prima Uomini di Serie A!
Prima dei saluti e della conviviale, Serena ha premiato i colleghi Benemeriti Brichese e Scivori per il raggiungimento del 50° anno di appartenenza all'Associazione Italiana Arbitri, dimostrazione di come l'arbitraggio sia una scelta di vita.
Foto: Il Presidente Serena ed i Componenti Bassan, Nocenti e Monastero ricevono gli omaggi dal Presidente Michieli (copertina), Serena durante il suo intervento, Brichese e Scivori premiati per il 50° di appartenenza all'AIA.
Confronto e crescita per gli Osservatori
Scritto da Nicola Altoviti
Proseguno le Riunioni Tecniche Obbligatorie della Stagione Sportiva e lunedì 09 ottobre scorso è stata la volta dell'incontro 'settoriale' per gli Osservatori patavini.
Agli ordini del Componente dell'Organo Tecnico O.A. Cagnin Manolo, i colleghi si sono riuniti presso la Sala CONI dello Stadio Euganeo per un focus specifico sulla redazione della relazione a consuntivo delle visionature. Dopo i saluti ed il benvenuto del Presidente Michieli, Cagnin ha subito ceduto la parola al relatore della serata: il Componente del Comitato Regionale Veneto - nonchè associato patavino - O.A. Bassan Alessandro, già Osservatore alla CON Prof, ed oggi responsabile delle designazioni degli osservatori regionali. Alessandro ha fin da subito chiarito ai presenti che la serata sarebbe stata impostata in ottica di un confronto reciproco, con la finalità che il beneficio da trarsi potesse essere costruttivo per tutti i presenti, relatore ed organi tecnici presenti. Ricalcando la lezione tenuta in sede di raduno regionale, Bassan ha condiviso con i colleghi alcuni aspetti della stesura della relazione dell'osservatore arbitrale, evidenziando come i vari 'quadri' che la compongono debbano essere redatti con attenzione e chiarezza, riprendendo i punti e suggerimenti suggeriti ai colleghi visionati in sede di colloquio di fine gara. "Trasmettete pochi concetti ma estremamente chiari al Collega Arbitro visionato" ha sottolineato Alessandro, consigliando di non essere pedanti e di non insistere se le osservazioni e i rilievi non fossero colte dallo stesso arbitro. E ancora: "La relazione dell'osservatore è una 'narrazione' della gara e della prestazione dell'arbitro, dovete permettere agli Organi Tecnici di comprendere le peculiarità del collega visionato, pur loro non essendo stati presenti". Alessandro ha voluto inoltre sottolineare come ogni relazione debba essere redatta 'ex novo', poichè ogni arbitro visionato ha le sue caratteristiche ed ogni gara i suoi episodi ed il suo particolare contesto, i quali contribuiscono a definire le difficoltà presentate e, soprattutto, l'incidenza e le capacità dimostrate sul campo dall'arbitro.
Di fondamentale importanza sono gli aspetti tecnico, atletico e comportamentale che devono essere trattati andando a descrivere le conoscenze regolamentari, il posizionamento e la lettura tattica, con un focus sulla personalità del collega. "E' importante riferire se l'arbitro ha assunto i provvedimenti disciplinari corretti, e se tali provvedimenti sono stati funzionali a cambiare il comportamento dei calciatori in campo" ha affermato Bassan evidenziando come tale sezione non debba essere un semplice 'bollettino di guerra' dei provvedimenti assunti dall'arbitro ma debba indicarne capacità, personalità ed efficacia in funzione di episodi ed eventi accaduti durante la gara.
Non meno importante della relazione è il 'foglietto' da consegnare all'arbitro al termine del colloquio di fine gara: i punti da migliorare devono essere uno spunto per il collega visionato e, al tempo stesso, devono lasciare chiare tracce per la crescita arbitrale dello stesso. L'obbiettivo di una visionatura è infatti quello di far migliorare l'arbitro sulla base dei consigli dell'osservatore, attraverso il confronto reciproco, utile alla crescita di entrambi. Il mero voto assegnato è un semplice indicatore della singola prestazione, mentre i consigli dati accresceranno il bagaglio tecnico ed umano dell'arbitro, dentro e fuori dal terreno di giuoco.
A lezione con il Preparatore Atletico
Scritto da Matteo Danieli