2014/2015 (12)
Festa delle Premiazioni 2015 col Vice Presidente Narciso Pisacreta
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La degna conclusione della ricca e importante stagione sportiva dell'AIA Padova è stata la Festa delle Premiazioni tenutasi venerdì 22 maggio nella magnifica cornice dell’Hotel Petrarca di Montegrotto Terme (PD). Dopo un ricco aperitivo di apertura, la serata è stata introdotta dal consueto discorso del Presidente Scarpelli il quale ha calorosamente salutato e ringraziato gli ospiti presenti nella sala per la loro preziosa partecipazione. Il parterre des rois era composto da figure di spicco quali il Vice Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Narciso Pisacreta, il Componente del Comitato dei Garanti, Danilo Bigi, il Responsabile del Servizio Ispettivo Nazionale, Antonio Zappi, l’Assistente Arbitrale in forza alla C.A.N. B, Daniele Bindoni, l’Arbitro Internazionale di Calcio a 5, recentemente nominato miglior arbitro del mondo di Futsal nel 2014, Alessandro Malfer, l’Arbitro Effettivo C.A.N. PRO, Luca Candeo, l’Assistente Arbitrale C.A.N. PRO, Andrea Zanetti, e poi le prestigiose presenze federali : Giuseppe Ruzza e Florio Zanon, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Comitato Regionale Veneto L.N.D., e la graditissima e autorevolissima partecipazione del Presidente Nazionale del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci.
La serata ha, inoltre, visto la presenza di illustri associati quali il Componente C.A.N. PRO, Roberto Bettin, il Presidente C.R.A. Veneto, Giuliano Vendramin, il Componente del Settore Tecnico Alessandro Lion, il Componente C.R.A, Simone Schiavoe i Presidenti delle sezioni di Verona, Chioggia, Este, Schio, Legnago e Udine. Tra gli invitati erano, altresì, presenti il Componente della Delegazione Provinciale F.I.G.C. Massimo Maniero e il Componente del TAS di Losanna, Prof. Jacopo Tognon, nonché alcuni giornalisti che, con la loro presenza, hanno ulteriormente valorizzato e dato visibilità al mondo arbitrale patavino.
Diversi ospiti hanno preso la parola nel corso della serata per esprimere il loro apprezzamento e la loro sincera ammirazione per la grande professionalità della Sezione patavina e dei suoi associati. In particolare, il Presidente del C.R.A. Veneto, Giuliano Vendramin, ha espresso la sua soddisfazione per il rapporto di leale e proficua collaborazione instaurato con la Sezione di Padova, mentre il Presidente del Comitato Regionale L.N.D., Giuseppe Ruzza, ha elogiato la nostra Associazione per lo “spirito di appartenenza e partecipazione” che ci caratterizza, dicendosi, infine, “completamente soddisfatto dal rendimento arbitrale” della stagione sportiva che sta per concludersi.
Successivamente, la Vice Presidente Elena Lunardi con la collaborazione dell’Assistente Arbitrale in forza alla C.A.N. PRO Michele Nocenti hanno aperto la cerimonia delle premiazioni. Il nostro associato Roberto Bettin ha premiato gli esordi per la Terza Categoria (Alessandro Suriano, Marco Gabrielli e Alberto Fantin) e per la Seconda Categoria (Piero Galtarossa, Andrea Burattin, Federico Camani, Roberto Carrisi, Mattia Chinello e Luca Del Pizzo), mentre il Presidente C.R.A. Giuliano Vendramin, e il Componente Simone Schiavo hanno consegnato i premi per gli esordi in Promozione (OA Simone Colò, AE Diego Santoro), Eccellenza (OA Mauro Voltan, AA Jacopo Cioffredi, AA Stefano Marco, AA Emanuele Zoccarato e come AE Stefan Arnaut) e per il debutto in Serie A di Calcio a 5 dell’Osservatore Arbitrale Sanavia Emanuele.
I Premi Sezionali “Donantoni” e “Saetti” per l’impegno costante nello svolgimento dell’attività associativa sono stati conferiti rispettivamente a Manolo Cagnin e Carlo Baruzzo, mentre l’Arbitro Effettivo Luca Varnier è stato insignito del riconoscimento “Tomei” per essersi distinto come giovane arbitro di calcio a 11. All’Osservatore Arbitrale Angelo Cucè andato il Premio “Jacono”, mentre all’Arbitro Effettivo Martina Piccolo è stato consegnato il Premio "Arnosti”. I riconoscimenti Ventennali sono stati, infine, conferiti ai colleghi Basiricò e Cucè.
La splendida serata, carica di emozioni, si è conclusa con l’esaltante e coinvolgente discorso del Vicepresidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Narciso Pisacreta, il quale ha entusiasmato ed appassionato la platea. Egli ha riconosciuto alla Sezione di Padova un impegno ed una dedizione ammirevoli all’interno di un’Associazione considerata in tutto il mondo per la qualità del proprio operato, sostenendo che “Bisogna essere orgogliosi di appartenere a un’Associazione che riesce a formare delle persone in questo modo” e ricordando che molti “vengono dall’estero per imparare da noi”. Il Vicepresidente Pisacreta ha, inoltre, sottolineato l’importanza e il rispetto che tutti noi dobbiamo attribuire a “questo grande gruppo”. Siamo al centro dell’attenzione e dobbiamo essere d’esempio per tutti coloro che ci guardano. Egli ha poi concluso il suo intervento tra i calorosi applausi dei presenti citando una celebre frase di Jim Morrison: “Non è forte chi non cade mai, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”.
Diritti e doveri di un arbitro dentro e fuori dal campo
Scritto da Romica Paun
Nella splendida location della sala comunale “Fornace Carotta”, più volte apprezzata dai nostri ospiti, tra cui l’ultimo, il Vice Commissario della Commissione Arbitri Nazionale per il calcio a 5 Franco Falvo, si è tenuta la Riunione Tecnica Obbligatoria che ha avuto come argomento uno dei punti cardine dell’essere Arbitro, ossia l’aspetto comportamentale.
Il relatore della serata è stato il nostro associato, Osservatore Arbitrale in forza alla CAI, e Consigliere Vincenzo Mauriello. Con la sapienza tipica degli osservatori, “colonne portanti” dell’AIA, come più volte ribadito dal nostro Presidente Alessandro Scarpelli, egli ha abilmente illustrato le principali norme di comportamento che ogni associato deve seguire quotidianamente, sia nel campo di gioco che nella vita di tutti i giorni. Tali norme, contenute nel Regolamento Associativo (http://www.aia-figc.it/download/regolamenti/reg_aia.pdf), sono state sinteticamente riprese dal Comitato dei Garanti sotto la nuova cornice del Codice Etico e di Comportamento con il quale si son voluti fornire “i principi normativi e le linee guida che devono caratterizzare tutte le attività dell’AIA.” (http://www.aia-figc.it/download/regolamenti/codice_etico.pdf).
Dopo aver sottolineato l’importante funzione svolta dal Comitato dei Garanti, il collega Vincenzo Mauriello si è focalizzato sui diritti e i doveri degli arbitri, così come enunciati rispettivamente dall’articolo 39 e dall’articolo 40 del Regolamento Associativo AIA. È innegabile che solamente attraverso una puntuale conoscenza dei regolamenti in vigore si possa svolgere il proprio compito di Arbitro in maniera ottimale; si rende dunque necessario conoscere non solamente i diritti che ci vengono garantiti ma, più di ogni altra cosa, i nostri doveri, primo fra tutti il rispetto della condizione di terzietà. Come sottolineato dal Vice Commissario Franco Falvo: “la maglia da arbitro la vestiamo sempre, anche fuori dal campo”, dunque “ogni Associato deve dimostrare sempre trasparenza, onestà, lealtà, correttezza, equità, imparzialità, segretezza, riservatezza, probità, rispetto delle regole, indipendenza, decoro, rigore, autonomia, autorevolezza, integrità morale, mirando al raggiungimento del c.d. principio di qualità in linea con quanto stabilito dal Codice Etico e di Comportamento della nostra associazione.
Con il preciso intento di indicare una condotta il più possibile corretta e proteggere l’immagine dell’AIA dal pericolo e dai danni derivanti da comportamenti e pratiche contrarie al diritto, alla morale e all’etica si è prestata particolare attenzione ai cosiddetti Delitti informatici. Il consiglio è sempre lo stesso: fare estrema attenzione a ciò che si pubblica in rete! Qui pro quo e malintesi di ogni genere sono, infatti, sempre dietro l’angolo!
L'importanza di essere garanti del Regolamento: RTO con Gianluca Baciga
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La sera di lunedì 9 febbraio, presso la tradizionale location della Fornace Carotta, è stata tenuta una RTO da Gianluca BACIGA, Componente del Settore Tecnico ed ex Presidente della Sezione di Verona.
Dopo quasi un anno dall'ultima presenza di Gianluca come ospite della sezione patavina, il relatore definito "istruttore qualificato" e "gran conoscitore del Regolamento" dal Presidente Scarpelli ha nuovamente deliziato la platea, gremita per l'occasione, con una lezione inerente alla figura dell'arbitro, analizzata in modo approfondito in ogni sua sfaccettatura, partendo dagli aspetti estetici ed emotivi fino ad arrivare a quelli comportamentali e decisionali.
"Dobbiamo essere garanti del Regolamento": ha esordito così Gianluca nella sua serata padovana, e molto ha insistito su una doverosa conoscenza delle Regole del Gioco da parte di ogni associato, poi continuando "con della sana autenticità, si può ottenere naturalezza e concentrazione sul campo", portando il discorso su un equilibrio mentale, oltre che di giudizio, per poter affrontare una gara in modo vincente.
L'ex Presidente della sezione scaligera, lungo la sua accurata presentazione in PowerPoint, è riuscito a dimostrare come ogni aspetto personale, emotivo o estetico, debba essere curato in relazione all'attività arbitrale, perché è di notevole importanza se poi contestualizzato in quella che è la gara. Stiamo parlando di capacità di gestire il multievento, di manifestare una sana meticolosità, o di saper amministrare il proprio linguaggio corporeo, largamente più importante di quello verbale: insomma, tutto quello che ricade sotto il termine "cura dei particolari". L'ospite ha esposto e chiarito ognuno di questi punti, riassumendoli poi nel concetto di "precisione operativa e semplicità", assieme alla "rapidità e chiarezza di ragionamento", elementi necessari per poter prendere una decisione giusta in ogni momento.
A questo punto, nella seconda parte della lezione, si è assistito ad una sessione di analisi di alcuni video validati dal Settore Tecnico: essi vertevano su più episodi di Condotta Gravemente Sleale e sul Fallo di mano, e si è potuto notare come l'ospite, grazie a conoscenze e competenze estese, abbia utilizzato la collaborazione degli spettatori come parte attiva, annientando ogni sorta di dubbio o indecisione degli stessi.
Il punto di forza di Gianluca è stata la capacità e il carisma nel riuscire a trasmettere all'intera sala degli indiscutibili elementi chiave, dei veri e propri punti di forza che ogni arbitro dovrebbe seguire per una crescita esponenziale. Ciò che la lezione ha trasmesso è stato, per i più giovani e meno esperti, un nucleo di competenze e valori significativamente formativi, mentre per i più fortunati colleghi al CRA e Nazionali, un sipario di approfondimento di notevole interesse. Infine, dopo un sincero applauso della sala, Gianluca è stato calorosamente ringraziato e omaggiato dal Presidente Scarpelli, che assieme ad altri associati si è unito nel post-serata dedicato all'ospite, in un ristorante padovano.
“Nessuno di noi si deve sentire mai arrivato": RTO con Franco Falvo
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Ancora un appuntamento importante per la Sezione AIA di Padova! La nostra sezione ha avuto il piacere di ospitare il vicecommissario della Commissione Arbitri Nazionale per il Calcio a 5, Francesco Falvo.
La Riunione Tecnica Obbligatoria, tenutasi eccezionalmente venerdì 23 gennaio nella ormai abituale location della Fornace Carotta (definita "splendida cornice" dall'illustre ospite) ha visto la presenza massiccia degli associati, accorsi per poter usufruire della grande esperienza che l'ospite ha messo a nostra disposizione.
Il collega Falvo, della sezione di Catanzaro, ha iniziato il suo interessante intervento ringraziando innanzitutto il Presidente sezionale Alessandro Scarpelli "che fortissimamente ha voluto questa riunione”, poi il Presidente nazionale Nicchi ed il Commissario della CAN 5 Cumbo per aver voluto autorizzare la sua visita. L'ospite ha immediatamente invitato l'assemblea a un commovente minuto di raccoglimento per ricordare la recente scomparsa di Umberto Busicchia, osservatore nazionale di calcio a 5, della sezione di San Donà di Piave.
Dopo il minuto di silenzio, Falvo ha portato il saluto di Cumbo e di tutta la commissione, ringraziando ancora il consiglio sezionale, tutti gli arbitri in assemblea, e si è soffermato sugli associati in prima fila "Andra Giada (componente C.R.A. Veneto per il calcio a 5, n.d.r.) a cui mi lega un grande percorso di vita, che ha messo la sua esperienza a servizio dell'A.I.A.; il Presidente della sezione di Rovigo; gli arbitri e osservatori delle altre sezioni venete in forza alla CAN5; e il parterre de Roi che ho qui davanti a me, a partire da Biagio Marasciulo e Sanavia (entrambi osservatori in forza alla CAN5, n.d.r.), e tutti gli arbitri della CAN5 di Padova, Tassinato, Beggio, Lunardi, Scarpelli, e Romanello."
Il vicecommissario CAN5 ha quindi proposto un video per mostrare cos'è il calcio a 5: la sintesi di una gara tra Brasile ed Argentina, tenutasi a Brasilia in uno stadio da calcio, davanti a quasi 50mila spettatori (http://www.gazzetta.it/Calcio/Campionati-Esteri/07-09-2014/calcio-5-brasile-argentina-brasilia-record-falcao-90380165196.shtml).
L'ospite è quindi passato al nocciolo del suo interessante intervento dal tema 'La comunicazione verbale e non verbale dell'arbitro', definito come un "gioco di psicologia tra le parti, in cui dobbiamo capire e far capire nell'immediatezza chi siamo e chi abbiamo davanti, per instaurare e mantenere un grande dialogo, perché gli arbitri devono essere persone che si confrontano, di questo abbiamo bisogno, non di asociali”.
“Fare il Presidente di Sezione, come il vostro Alessandro Scarpelli, è in primis una funzione sociale: noi prendiamo ragazzi in fase adolescenziale e li facciamo crescere come uomini prima ancora dell'aspetto tecnico. Qui come al Sud siamo un avamposto di legalità: la maglia da arbitro la vestiamo sempre, metaforicamente, anche fuori dal campo. Anche nei curricula e nei colloqui di lavoro fa la differenza essere arbitri. E' un prestigio fare parte di questa associazione: noi non rappresentiamo solo noi stessi, ma la nostra sezione, tutta la nostra associazione. Un dirigente AIA è spendibile in tutti i contesti, noi siamo da collante in questa società malata. Bisogna tornare a essere umili, e quindi dare un contributo alle sezioni, nessuno di noi si deve sentire mai arrivato: la forza dell'associazione è quella di portare la nostra esperienza a servizio degli altri.
“Motivare e gestire un gruppo di arbitri è come motivare e gestire il team arbitrale per una gara: motivare è fondamentale. Ci sono dei momenti in cui possiamo avere dei problemi durante una partita, la forza del team è in ognuno dei suoi componenti che stimolano il superamento dei problemi, passando oltre l'evento giudicato in modo errato, che va resettato per partire più forti di prima: questo è fare squadra, supportandosi a vicenda non sfuggendo le proprie responsabilità. Un uomo non è mai sconfitto, fino a che non crederà di esserlo. E anche in questo sta lo spirito di squadra associativo: perseguire obiettivi comuni, senza tornaconti personali ma solo per una questione di etica, solo per il sacro furore di arbitrare, solo per aumentare la propria autostima che è il sale e il pepe della prestazione arbitrale!
Bisogna anche cercare di capire chi ascolta, è sempre un gioco tra le parti, non solo con i giocatori, ma anche con l'osservatore dopo la gara: l'O.A. deve essere umile, non pensare di avere la verità in tasca, anche in una gara negativa deve partire dagli aspetti positivi. Mi fanno arrabbiare gli osservatori che vogliono clonare sé stessi negli arbitri che vanno a visionare! Con grande umiltà, invece, bisogna rimettersi in gioco, altrimenti si fanno solo danni. Anche chi è arrivato in alto, come i vostri colleghi Colella e Chiffi, deve mantenere il contatto con la base. E il Presidente di Sezione merita rispetto e va accompagnato sempre, non solo quando le cose per noi non vanno bene, nel rispetto di ruolo e di funzione, con comunicazioni tempestive.
“Frequentare le sezioni non deve essere un obbligo: non perché viene un personaggio importante la sala deve essere piena, ma per il piacere di essere associazione, per crescere, perché si cresce più per confronto che per didattica; e anche chi è arrivato in alto ha bisogno della sezione perché i giovani colleghi sezionali e regionali stimolano il miglioramento. Dobbiamo guardare direttamente l'interlocutore, sia esso un giocatore o l'osservatore a fine gara, abbiamo bisogno di gente che guarda negli occhi, abbiamo bisogno di uomini! Il binomio uomo-arbitro è imprescindibile: bisogna essere umili e semplici, senza costruzioni. L'umiltà è la virtù dei forti.
“Anche col tono della voce comunichiamo, senza fare teatro, ma en passant in campo facciamo i richiami, parliamo ai giocatori, modulando la voce, facendo un gesto, senza mai toccare i giocatori imponiamo le nostre decisioni con la nostra personalità e la nostra postura.
La comunione di intenti del team arbitrale è fondamentale e inizia nel momento in cui riceviamo la designazione, dobbiamo dosarne l'intensità, deve essere un crescendo per arrivare carichi alla gara, preparandola tutti insieme dal punto di vista mentale. L'amalgama del team arbitrale dipende da una leadership carismatica che suscita una spontanea collaborazione da parte dei colleghi, ma senza prime donne, abbiamo bisogno in questa associazione anche di tanti 'mediani' portatori d'acqua. “Non va sottovalutata l'importanza della situazione familiare dell'arbitro: una prestazione sarà ottimale se anche la situazione familiare è tranquilla, perché è ovvio che siamo tutti influenzati dal contesto esterno alla gara. Però non dobbiamo farci tarpare le ali da nessuno, e parlo ai ragazzi magari più giovani: le fidanzate non devono mettere paletti. Ci deve pervadere il sacro furore ardente di arbitrare, senza permettere a nessuno di tarparci le ali.
“L'onestà intellettuale la sincerità crea empatia, anche quando dobbiamo comunicare qualcosa di negativo, e qui parlo agli osservatori: gli O.A. devono essere grandi comunicatori e grandi educatori di sani principi di lealtà e sincerità; ma anche sapere ascoltare è fondamentale: i giovani arbitri vogliono essere ascoltati, dobbiamo mostrare rispetto per l'interlocutore. Senza demotivare o deludere dobbiamo capire cosa può dare la persona che abbiamo davanti, in questo risiede la grandezza di un dirigente.”
Il vicecommissario CAN5 ha quindi concluso il suo intervento, sottolineato da un lungo applauso, con una citazione di Pierluigi Collina: "Saggio è chi pensa, l'arbitro non può essere saggio perché deve essere impulsivo e deve decidere in pochi decimi di secondo."
La riunione si è infine conclusa con la consegna di un ricordo da parte del presidente Scarpelli al prestigioso invitato, e con un saluto a tutti i convenuti.
Per sottolineare lo spirito associativo più volte richiamato dall'ospite nel suo intervento, numerosi associati hanno partecipato alla cena conviviale con il Vice Commissario tenutasi dopo la riunione in un noto ristorante della città del Santo.
Il CRA Veneto fa tappa a Padova!
Scritto da Marco Gabrielli
Inizio d'anno col botto per la Sezione AIA di Padova! Il 12 gennaio scorso, prima RTO del 2015, la nostra Sezione ha avuto l'onore di ricevere la visita del CRA Veneto. Nell'ormai consueta e gremitissima Sala Fornace Carota, “casa” degli arbitri patavini per le riunioni congiunte, il Presidente Scarpelli, dopo aver dato il benvenuto ai numerosi colleghi presenti, ai nostri dirigenti nazionali Alessandro Lion, Componente del Settore Tecnico, Roberto Bettin, Componente della Can PRO e Danilo Bigi, Componente del Comitato dei Garanti, ha accolto con grande calore e affetto il Presidente del CRA Veneto Giuliano Vendramin della sezione di Castelfranco, il Vicepresidente Michele Battistella della sezione di Conegliano, il Componente CRA e tutor degli associati OTR della sezione di Padova Andrea De Faveri della sezione di Sandonà di Piave e il nostro associato Componente CRA Simone Schiavo vice responsabile degli assistenti arbitrali.
Terminati i saluti, il Presidente patavino ha passato la parola al Presidente Vendramin, che ha rapidamente presentato ai colleghi padovani la squadra CRA della stagione sportiva 2014/2015 e successivamente con orgoglio ha voluto riepilogare la "presenza" numerica degli associati veneti nei vari organi nazionali. Quindi è intervenuto il Vice-Presidente Michele Battistella che, mediante l’ausilio di filmati e presentazioni multimediali, ha intrattenuto brevemente ma intensamente tutti i colleghi sullo spostamento da tenere durante la direzione delle gare; “Essere vicini vuol dire essere credibili, e per essere vicini bisogna essere allenati” di conseguenza ha esortato i colleghi a dare il massimo nella cura della preparazione atletica e durante la prestazione. Successivamente la parola è passata ad Andrea De Faveri, tutor degli arbitri padovani, che ha spiegato concretamente quali sono le funzioni di questa nuova figura fortemente voluta dal Presidente Vendramin, mutuandola dalla CAI, di cui è stato componente per 3 anni. Poi è stata la volta di Simone Schiavo che unitamente al Componente Manzini (ex assistente arbitrale in serie B fino alla passata stagione sportiva) cura la crescita e l'impiego degli arbitri con funzioni di assistenti arbitrali, il quale ha illustrato la composizione dell'organico regionale, le modalità d'impiego e le caratteristiche che sono necessarie per svolgere al meglio questo ruolo, esortando, inoltre, i colleghi che per ragioni di età non possono tentare di aspirare ad una carriera come arbitro ad impegnarsi per ottenere la qualifica di assistente arbitrale. Infine, il tanto atteso e significativo intervento del Presidente del CRA Veneto Giuliano Vendramin che ha preparato una lezione "ad hoc" nella quale, tramite la visione di alcuni filmati, sono state analizzate, coinvolgendo tutti gli associati in un animato e costruttivo dibattito, numerose azioni di gioco relative a gare di varie categorie regionali e nazionali. Si è trattato di un momento di grande crescita generale durante il quale Giuliano è rimasto particolarmente colpito dalla partecipazione attiva dei giovani incuriositi e vogliosi di imparare dalle persone più esperte. Al termine della brillante esposizione, il Presidente del CRA Veneto coadiuvato dal Presidente Sezionale ha consegnato la divisa arbitrale, il taccuino ed il fischietto ai 17 neo-arbitri che lo scorso 19 dicembre hanno brillantemente superato gli esami ottenendo la qualifica di arbitri effettivi. La serata si è poi conclusa in un locale padovano a testimonianza di un senso di appartenenza all’Associazione Italiana Arbitri.
Ugo Navillod alla Riunione Tecnica specifica del Calcio a 5
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Si è tenuta il 17 novembre, la Riunione Tecnica Obbligatoria specifica dedicata al Calcio a Cinque: ospite della serata Ugo NAVILLOD, della Sezione di Aosta, componente del Settore Tecnico Calcio a 5, in precedenza per moltissimi anni arbitro nella massima serie del Futsal.
Presenti in sala, oltre al Presidente Scarpelli e al delegato sezionale per il calcio a cinque Rischitelli, anche tutti gli arbitri e osservatori di Padova in forza alla CAN5: fiore all'occhiello della sezione, che può vantare ben cinque arbitri effettivi e due osservatori arbitrali nel massimo organo tecnico nazionale.
Dopo una calorosissima presentazione dell'illustre relatore da parte del Presidente Scarpelli, che ha sottolineato con forza l'importanza di questi incontri come momento di crescita generale attraverso il proficuo confronto con colleghi di grandissima esperienza e con il Settore Tecnico, a cui ha rivolto parole di gratitudine per il prezioso e qualificatissimo supporto che fornisce, Ugo ha preso la parola illustrando dapprima rapidamente tutto il materiale elaborato dal settore tecnico e messo a disposizione di tutti i delegati per il calcio a cinque, e successivamente ha proposto la visione di numerosi episodi di una gara di C1 del CR Piemonte e Val d'Aosta, che ha offerto molti spunti per un confronto ed un vivace dibattito tra i numerosissimi associati presenti e il componente del settore tecnico:
- la personalità dell'arbitro e il suo impatto sulla gara;
- la prevenzione, soprattutto primi minuti di gioco, che determinano tutto il prosieguo;
- la necessità di una collaborazione fattiva nel team arbitrale, nel rispetto delle zone di competenza e di influenza; e gli aspetti psicologici che l'osservatore deve tenere presente quando valuta un'intromissione nelle rispettive zone;
- la tempestività nelle decisioni e l'efficacia del provvedimento disciplinare;
- la velocità nel far riprendere il gioco appena possibile;
- l'indicazione del raggiungimento del V fallo e il suo impatto sul gioco delle squadre;
- le trattenute e i provvedimenti tecnici correlati;
- la gestione delle proteste e la mass confrontation;
- la differenza tra tackle falloso e scivolata regolare;
- i quattro secondi per il portiere e il loro conteggio;
- la simulazione e i provvedimenti connessi;
- la corretta effettuazione del tiro libero;
- la corretta effettuazione della rimessa laterale: posizionamento del pallone, distanza dei calciatori avversari.
Alla fine della riunione, Navillod ha raccomandato agli arbitri e agli osservatori di porre sempre particolare attenzione al calciatore leader della squadra: qui è individuato il successo per una direzione di gara ottimale e una corretta visionatura arbitrale!
L'interessante riunione, dialetticamente sempre molto vivace e durata poco più di un paio d'ore, si è conclusa con la ormai classica cena conviviale.
Rto con Biasutto: passione, coraggio e conoscenza
Scritto da Marco Gabrielli
Un altro ospite d’eccezione è venuto a far visita alla sezione di Padova. Lo scorso 27 ottobre gli arbitri patavini hanno infatti assistito ad una lezione che ha visto come relatore l’ex Vice Presidente del CRA Veneto ed attuale Componente del Settore Tecnico Massimo Biasutto, della sezione di Vicenza, alla presenza del Ex Presidente CRA ed ora Componente della Commissione di CAN PRO, Roberto Bettin, e dell'Ex Componente CRA e attualmente Componente del Settore Tecnico Alessandro Lion.
Dopo i saluti del Presidente Scarpelli ai numerosi colleghi presenti in sala, Massimo ha iniziato la sua esposizione con tre parole-chiave, che hanno accompagnato gli arbitri patavini per tutto il corso della serata: PASSIONE, CORAGGIO, CONOSCENZA. Questi, infatti, sono gli ingredienti per un buon arbitro.
PASSIONE in quanto agli arbitri è richiesto un costante sacrificio verso la famiglia e verso tutte le attività che gli stessi svolgono durante la settimana. “L’arbitraggio è un grosso sacrificio, richiede sforzi notevoli, ma lo stesso vi ripagherà di grande soddisfazioni” ha aggiunto Massimo.
CORAGGIO in quanto agli arbitri, e specialmente ai colleghi più giovani è richiesto di saper prendere decisioni difficili in situazioni molto delicate. “E’ preferibile un arbitro che sbaglia con coraggio rispetto ad un arbitro che sceglie di non decidere”, ha voluto puntualizzare Massimo che ha poi aggiunto che non è la sola componente da tenere in considerazione. Infatti alla base vi deve essere una perfetta CONOSCENZA delle regole del gioco del calcio, raccolte in un piccolo libricino che gli arbitri devono costantemente leggere ed approfondire.
In un secondo momento il Componente del Settore Tecnico è passato ad illustrare delle situazioni border-line attraverso il supporto di video. Insieme ai colleghi più giovani Massimo ha voluto analizzare particolari situazioni chiedendo l’opinione degli stessi nel caso in cui fossero stati loro i protagonisti diretti chiamati a valutare l’episodio e di conseguenza a prendere una decisione. Con grande attenzione i fischietti patavini hanno ascoltato le parole di Massimo Biasutto che ha smosso in loro una forte motivazione e determinazione.
Un' altra bella riunione, insomma, ricca di energia e vitalità, conclusasi poi allegramente in pizzeria.
La Prima Riunione Tecnica stagionale
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Si è tenuta lunedì 29 settembre, la prima Riunione Tecnica Obbligatoria della nuova Stagione Sportiva 2014/15. Prima Riunione Tecnica Obbligatoria congiunta che però non è stata il primo appuntamento per i nostri associati, ha ricordato il Presidente, Alessandro Scarpelli. Nei mesi scorsi infatti, si sono svolti, sotto la guida della sezione, un pre-raduno per gli arbitri in forza al C.R.A. e il consueto raduno per gli arbitri sezionali. Il pre-raduno per gli arbitri regionali ha portato immediatamente frutto: i nostri associati si sono infatti distinti nei test tecnici, facendo risaltare Padova come unica sezione veneta a non avere arbitri costretti a ripetere la prova.
Il raduno per gli O.T.S. è avvenuto in un formato e in una location diversi dal solito: ai test atletici svoltisi nella serata di venerdì 5 settembre a Curtarolo è seguita nell’indomani una giornata intensa a Montegrotto, dove sono state impartite le disposizioni per la corrente stagione, si sono svolti i quiz tecnici e gli incontri con gli osservatori, senza dimenticare l'aspetto più strettamente associativo dello stare insieme tra colleghi arbitri. Il Presidente ha poi portato i saluti telefonici dei colleghi Danilo Bigi, Arbitro Benemerito Rappresentante A.I.A. al Comitato dei Garanti, Alessandro Lion, di fresca nomina al Settore Tecnico e Roberto Bettin, da questa stagione sportiva Vice Commissario della Can Pro.
La passata stagione sportiva ha portato numerose soddisfazioni, ha ricordato il Presidente: l'esordio in serie A dell'A.E. Daniele Chiffi, il playout di serie B co-diretto dall'A.A. Giovanni Colella, la promozione in Can B dell'O.A. Mario Festa, la promozione alla Can 5 dei colleghi Federico Beggio ed Elena Lunardi (che hanno fatto di Padova la sezione con più associati d'Italia in quell'Organo Tecnico), la promozione in Can Pro dell'A.A. Michele Nocenti, la promozione alla C.A.I. dell'O.A. Vincenzo Mauriello, la promozione alla Can Pro dell'A.A. Matteo Michieli dopo aver superato il corso di qualificazione alle funzioni di Assistente Arbitrale e la promozione in CAN D dell'A.A. Romica Paun, la nomina di Alessandro Lion al Settore Tecnico, e di Roberto Bettin Vice Commissario alla Can Pro come più stretto collaboratore dell'ex internazionale Rosetti.
"Una stagione ricca di soddisfazioni, quella trascorsa - ha detto il Presidente - ma che deve rappresentare solo il punto di partenza per la prossima." Il Presidente ha poi brevemente ricordato le novità regolamentari non solo per quello che riguarda la Circolare 1 del 2014/15, ma anche la nuova interpretazione del fuorigioco. Ha inoltre colto l'occasione per ridare alcune indicazioni agli arbitri sezionali, in particolare:
-porre attenzione alla designazione, che può variare fino al giorno prima della gara (in caso di variazioni ri-accettare la gara).
-arrivare con largo anticipo al campo, e in caso di ritardo, avvisare rapidamente il Pronto-A.I.A. gestito dal collega Francesco Iannetti.
-controllare che le persone ammesse al recinto di gioco siano provviste di regolare documento di identità o tesserino federale.
-studiare con costanza il regolamento.
Il Presidente ha concluso il suo intervento riportando le novità emerse dal raduno dei presidenti di sezione tenutosi nei giorni scorsi a Milano Marittima, sotto la guida del Presidente A.I.A. Marcello Nicchi, il quale ha esortato a lavorare molto sulla preparazione atletica degli arbitri e assistenti, e sulla preparazione tecnica di tutti, in particolare degli osservatori, visto che è da loro che nasce la conoscenza regolamentare dei nuovi arbitri. Entro fine anno - ha anticipato il Presidente - ci saranno delle modifiche e delle novità nel regolamento associativo, secondo quanto proporranno anche i presidenti di sezione tramite i loro rappresentanti regionali, uno dei quali sarà proprio il nostro Presidente, Alessandro Scarpelli, eletto a rappresentare i presidenti di sezione del Veneto.
Dal raduno dei presidenti sezionali è arrivata inoltre l'esortazione a visitare l'area riservata del sito www.aia-figc.it, dove gli associati possono trovare molto materiale utile per la loro formazione: download dei referti, pubblicazioni del settore tecnico, e la descrizione dell'assicurazione che copre tutti gli arbitri in attività (e la cui copertura è possibile estendere notevolmente con soli € 8,00 - per ogni altra informazione rivolgersi in sezione).
La più grande soddisfazione il Presidente se l'è tenuta in serbo per concludere il suo intervento in bellezza: la sezione di Padova ha ricevuto, durante la riunione di tutti i presidenti di sezione 'Italia, l'attestato di benemerenza per essersi particolarmente distinta nell'eccellenza qualitativa dell'attività svolta. "Devo evidentemente ringraziare chi ha lavorato con noi per ottenere questo risultato - ha detto il Presidente - il cassiere Vincenzo Tallarico, e tutto il collegio revisore dei conti nella sua precedente composizione: Mauro Petrillo, Vito Fino ed Enrico Vesentini." "La sezione ha cambiato marcia - ha sottolineato il Presidente - dal punto di vista tecnico e dirigenziale, ma non ci inorgogliamo: è solo il primo risultato importante ottenuto."
Il Presidente è poi passato alla premiazione dei colleghi Colella e Chiffi, che per impegni arbitrali non erano presenti alla festa delle premiazioni di Maggio. Giovanni Colella è stato premiato per i suoi venti anni di tessera, Daniele Chiffi per il suo debutto come arbitro effettivo in serie A.
Si è poi passati ad un importante momento di ripasso regolamentare col Vice Presidente Vicario Mario Festa effettuato attraverso l’effettuazione collettiva di 24 test regolamentari duranti i quali per ogni domanda si è prima provveduto ad animare dibattito tra tutti gli associati e poi è stata svelata la risposta esatta estrapolando e leggendo insieme anche la relativa parte di regolamento.
Prima di concludere il Presidente ha ricordato la data della prossima R.T.O., lunedì 13 ottobre, e ha annunciato che quest'anno la sezione avrà l’onore di ospitare l’ex Internazionale e neo Commissario alla Can B Stefano Farina.
La riunione si è conclusa con un piacevole rinfresco offerto dal collega AE Daniele Chiffi che ha voluto così festeggiare il suo esordio in serie A con tutti gli associati di Padova.
La visionatura congiunta degli Osservatori in forza all'O.T.S.
Scritto da Mario Petrillo
Dopo il raduno di Montegrotto Terme del 6 settembre scorso per ascoltare le nuove disposizioni e compilare i test regolamentari, i 50 Osservatori Arbitrali a disposizione dell’Organo Tecnico Sezionale si sono ritrovati domenica 28 settembre allo stadio Appiani per la tradizionale visionatura congiunta che, di fatto, dà l’avvio alla nuova stagione sportiva.
Sotto la direzione del consigliere Meneghetti, responsabile delle designazione degli Osservatori, è stata visionata una partita di Allievi regionali per dare uniformità di giudizio sui giovani arbitri.
Gli Osservatori, grazie alla loro esperienza che mettono a disposizione dei giovani arbitri patavini, sono i principali collaboratori del Presidente per la crescita e la valorizzazione dei nostri giovani nella speranza che possa emergere il grande arbitro per le categorie nazionali nella tradizione della sezione Bellini.
Ognuno di noi deve vivere la propria serie A
Scritto da Marco Gabrielli
Un raduno ricco di emozioni ed insegnamenti quello che i colleghi in forza all’Organo Tecnico Sezionalehanno affrontato nel pomeriggio di venerdí 5 settembre e nella giornata di sabato 6 settembre. Dopo l’effettuazione, infatti, dei test atletici nell’impianto sportivo di Curtarolo la sera di venerdì 5, il giorno dopo il Presidente patavino Scarpelli coadiuvato dal suo staff ha organizzato un’intera giornata ad hoc nell’accogliente e funzionale hotel Petrarca Terme situato a Montegrotto Terme (PD). Subito dopo aver aperto ufficialmente i lavori porgendo i saluti ai numerosi colleghi presenti, il Presidente ha immediatamente affrontato l’aspetto motivazionale che deve guidare e sorreggere ogni arbitro attraverso la proiezione un breve filmato, interagendo poi con i colleghi più giovani chiedendo la loro opinione sul significato che avevano colto da quel video e sugli eventuali insegnamenti da trarne. Numerose sono state le opinioni e una in particolare è stata presa come filo conduttore per tutta la giornata di sabato e come linea guida da seguire nel nostro essere arbitri: porsi degli obiettivi, essere uniti, fare gioco di squadra, sentirsi una squadra, lavorare continuamente sodo e non mollare mai. Conclusa l’analisi di questo primo aspetto, sul quale il Presidente si è soffermato con particolare attenzione cercando di motivare il più possibile i propri ragazzi, la parola è passata al primo ospite d’eccezione: l’A.B. Andrea Lazzarin della Sezione di Vicenza, Componente del Settore Tecnico. Dopo aver salutato i colleghi, Andrea è passato ad illustrare le innovazioni regolamentari introdotte con la Circolare 1 mediante il fondamentale ausilio del prezioso materiale multimediale elaborato e predisposto per noi dal Settore Tecnico. Successivamente l’illustre relatore, si è avvalso dell’aiuto e dell’esperienza del collega Francesco Rossini, Assistente Arbitrale alla CAN PRO, e del collega Andrea Milan, ex Arbitro della CAN D, per specificare e per rafforzare le conoscenze sulla Regola 11; in un secondo momento numerosi sono stati i video analizzati in merito a situazioni limite che hanno permesso ai colleghi dell’O.T.S. un riscontro pratico e non puramente teorico. Prima di terminare, Andrea ha voluto ricordare che la cosa fondamentale per un Arbitro è vivere la propria serie A a prescindere da quale categoria si riesca a raggiungere nella propria carriera arbitrale. Una graditissima sorpresa è stata la visita dell’ex Presidente del CRA Veneto ed attuale componente della CAN PRO Roberto Bettin che, pur dovendo recarsi fuori regione per un impegno istituzionale, ha raccolto l’invito del Presidente Scarpelli e non ha voluto far mancare il proprio sostegno e la propria vicinanza al Presidente, al Consiglio Direttivo ed a tutti gli associati della propria Sezione, ai quali ha rivolto parole di apprezzamento, di incoraggiamento e di sprone a far sempre meglio, non mancando anch’egli di sottolineare come per il raggiungimento degli obiettivi sia necessario “fare gioco di squadra”. E’ stata poi la volta di un altro importante elemento della “squadra” della Sezione AIA di Padova, il Componente del CRA, OA Simone Schiavo, che oltre a portare i saluti del Presidente del CRA Vendramin e della Commissione tutta, ha insistito molto sull’aspetto comportamentale che contraddistinguere ogni arbitro e sull’importanza di un lavoro serio e costante, della continua cura dei particolari per il raggiungimento degli obiettivi. Particolarmente apprezzata, a seguire, l’esposizione del giovane collega a disposizione dell’O.T.S. Luca Varnier, che ha trasmesso e fatto vivere ai tutti i colleghi l’esperienza che ha avuto il privilegio di vivere, grazie al cortese invito dei Colleghi abruzzesi e del Presidente Sezionale Di Censo, partecipando al raduno “Steinach 2014” organizzato, dal 6 al 14 agosto, dalla Sezione di Pescara. Poco prima del pranzo, i ragazzi hanno sostenuto i quiz regolamentari che sono stati affrontati con grande determinazione e sicurezza visti tutti gli stimoli ricevuti nell’arco della mattinata. Alla puntualissima ripresa dei lavori dopo la pausa per il pranzo, il Presidente Scarpelli ha voluto premiare, mediante la consegna di materiale sportivo, i colleghi Giulio Carretta, Alberto Varotto e Manolo Cagnin che si sono particolarmente distinti nell’effettuazione dei quiz regolamentari e dei test atletici. Quindi, anche attraverso l’ausilio di slides, elaborate grazie alla preziosa collaborazione del Consigliere Rossini e dall’O.A. Brigo e corredate anche di numerose foto relative a situazioni rilevate in gare OTS della scorsa stagione, il Presidente con grande incisività ha intrattenuto tutta la platea evidenziando le lacune da correggere e illustrando le disposizioni tecniche e comportamentali da tenere nel corso della stagione sportiva. Con questo intenso intervento del Presidente, mentre sopraggiungevano gli osservatori, per gli arbitri si è conclusa la parte tecnica del raduno ed ha avuto inizio un bellissimo momento ludico-associativo nelle piscine termali e nella SPA dell’hotel. Ma il raduno è proseguito a ritmo incessante. Da una parte momenti di relax, divertimento e di aggregazione per noi arbitri ma dall’altra ore di lezione e di lavoro per gli osservatori, intrattenuti in particolare dal responsabile OA OTS A.B. Meneghetti e dal Vice-Presidente Vicario Osservatore CAN B A.B. Mario Festa, che hanno spiegato loro tutte le novità regolamentari della circolare 1, e hanno con particolare cura illustrato la relazione OA da quest’anno da utilizzare anche a livello OTS evidenziandone, anche attraverso l’analisi di materiale didattico, le modalità di redazione della stessa in relazione agli episodi da riportare. Ne è scaturito un interessantissimo confronto tra i presenti, seguito poi dalla somministrazione degli immancabili quiz tecnici. Terminata l’emozionante cena congiunta, alla quale ha partecipato con grande spirito associativo anche il nostro A.A. Colella appena rientrato dal raduno CAN B, a conclusione di un’importante giornata ricca di illustri ospiti e carica di emozioni, il Presidente Scarpelli ha effettuato una serie di colloqui personali facoltativi mirati alla crescita personale di ogni singolo arbitro. Che dire dunque, gli arbitri patavini sono pronti e determinati per affrontare un’altra importante stagione sportiva!