RTO Settoriale di crescita e confronto
Scritto da Nicola Altoviti
Lunedì 10 febbraio u.s., Arbitri e Osservatori appartenenti all’Organo Tecnico Sezionale si sono incontrati per una Riunione molto interessante.
L'importanza dei legami con Zufferli della CAN
Scritto da Nicola Altoviti
La riunione con l’arbitro della CAN Luca Zufferli della Sezione di Udine è stata un incontro ricco di spunti e di motivazione per gli arbitri della Sezione di Padova. Il pomeriggio di lunedì 27 gennaio è iniziato con un allenamento presso il Polo Federale di Torre (PD), dove i ragazzi hanno avuto l’opportunità di condividere il campo con l’ospite ed il collega internazionale patavino Daniele Chiffi. Nonostante la pioggia, l’occasione di allenarsi con due colleghi della CAN non ha intimorito i presenti che hanno approfittato per dialogare con Luca e carpire da lui ogni singolo aspetto relativo alla preparazione atletica. La serata è poi proseguita con la Riunione Tecnica Obbligatoria presso la sala Fornace Carotta in Padova, dove un video di presentazione ha anticipato l’intervento di Zufferli, in apertura del quale ha affermato: “Grazie per l’accoglienza calorosa e per il filmato, mi avete caricato emotivamente!”. Nel suo intervento Luca ha trattato il tema de ‘L’Arbitro come persona’, un aspetto fondamentale che spesso viene messo in secondo piano e per il quale ha sottolineato come “prima di ogni cosa, un Arbitro è una persona”.
Il focus principale dell’incontro è stato il ‘percorso arbitrale’, descritto da Luca come ‘una scalata verso la vetta’, rappresentante la categoria superiore, a cui ogni Arbitro deve aspirare. “Durante il percorso ci saranno ostacoli e cadute, ma la chiave sta nella capacità di reagire: di fronte alle difficoltà si può scegliere se arrendersi o scommettere su se stessi”, con tali parole Zufferli ha stimolato i giovani arbitri a riflettere sui loro sogni e sull’importanza di affrontare il percorso non da soli, ma con il supporto di un gruppo. Altro punto centrale trattato da Luca è stato quellio legato al ‘valore delle relazioni’: “famiglia, amicizia e condivisione sono stati elementi determinanti nel mio percorso arbitrale” ha sottolineato, raccontanto come le relazioni lo abbiano supportato nei momenti più difficili della sua carriera, evidenziando inoltre come “più che della competizione, ciò che conta è il sostegno reciproco”. Luca ha invitato tutti a vedere le difficoltà come sfide personali da affrontare con determinazione, consapevoli che più grande sarà il sacrificio, maggiore sarà il valore del risultato ottenuto, evidenziando come “la vita ci fa vivere degli eventi unici che sono per ognuno di noi parte del nostro viaggio”.
Dopo lo spazio a domande e curiosità da parte dei più giovani, la serata si è conclusa con l’omaggio della divisa di gara e con l’augurio dello stesso Zufferli agli associati di Padova: “Vi auguro di realizzare i vostri sogni, anche quelli che gli altri credevano per voi impossibili!”. Al termine della riunione il Presidente Michieli ha omaggiato l’ospite con un dono tipico della tradizione dolciaria padovana, ringraziandolo per il suo intervento motivazionale e per la disponibilità dimostrata.
L'uso irregolare delle braccia con Sartore del CRA
Scritto da Matteo Danieli
Lunedì 13 gennaio si è tenuta la sesta Riunione Settoriale dedicata ad arbitri patavini che si sono riuniti presso la Sala di Quartiere Guizza a Padova.
Dopo le abituali comunicazioni di servizio del Presidente Matteo Michieli e del Vicepresidente Alessandro Lion, ha preso la parola l’Arbitro Effettivo, membro del CRA Veneto, Matteo Sartore.
Inizialmente, ha sottolineato gli aspetti fondamentali, necessari ad un arbitro per prendere la decisione corretta:
• La preparazione atletica, presenziando in maniera costante al polo di allenamento, e regolamentare, ripassando sovente il regolamento del calcio;
• Posizionamento e spostamento: ricercare sempre la “proximity”, ovvero la vicinanza all’azione, ma soprattutto il “between”, cioè l’angolo di visione migliore, che si traduce in una posizione laterale per vedere al meglio l’azione;
• Anticipare il gioco e aspettarsi di tutto anche quando non dovrebbe succedere niente.
Successivamente ha esplicato come esprimere la decisione presa:
• Intervenire istantaneamente con sicurezza;
• Assumere il provvedimento disciplinare idoneo, mostrando certezza e, nel caso di un’ammonizione, facendo “pesare” il cartellino, aggiungendo qualche parola veloce ma incisiva;
• Prestare sempre attenzione attorno a sé, per captare eventuali proteste e reazioni.
Poi Matteo, attraverso la visione di specifici video, ha esortato gli arbitri presenti ad osservare diverse situazioni di gioco inerenti all’uso irregolare delle braccia e valutare se il fallo fosse negligente, imprudente (cartellino giallo), un grave fallo di gioco (cartellino rosso) o una condotta violenta (cartellino rosso), coadiuvando il proprio giudizio tecnico e disciplinare con adeguate spiegazioni.
Un intervento effettuato:
• Con intensità medio-bassa
• Con noncuranza dell’avversario, che non può proteggersi
• Per prendere posizione
• Con il braccio usato come strumento
porta al cartellino giallo.
Un intervento effettuato:
• Con intensità alta
• Caricando il braccio con il pugno chiuso
• Nel tentativo di far male ad un avversario
• Colpendo un avversario con il gomito contro il viso
• Con il braccio usato come arma
va punito con il cartellino rosso.
Attraverso il confronto, sono nate molte discussioni interessanti, che sicuramente hanno arricchito il bagaglio di esperienze, soprattutto dei più giovani.
Infine Matteo, attraverso la visione e il commento di video personali, ha analizzato come valutare al meglio l’uso irregolare delle braccia in situazioni di SPA e comportamento antisportivo, sottolineando che per quest’ultimo si verifica solitamente con una trattenuta a due mani, con disinteresse del pallone e con il solo obiettivo di fermare l’avversario.
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Presidente Michieli, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.
Auguri a tutti, di più!
Scritto da Matteo Michieli
Cari colleghi, cari amici,
Come ogni anno, sento il piacere di condividere con voi qualche riflessione su ciò che siamo e su ciò che stiamo costruendo insieme.
Il 2024 è stato, come sempre, un anno impegnativo. Ognuno di noi ha lavorato con dedizione, cercando di dare il meglio per realizzarsi e contribuire al meglio al sistema calcio. La prima parte della stagione è un momento cruciale: è il tempo in cui si semina, in cui si gettano le basi per costruire progetti solidi e ambiziosi, orientati verso gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Siamo un gruppo straordinario. Osservatori e Benemeriti si dedicano con altruismo e passione al supporto dei giovani arbitri, offrendo strumenti e consigli per migliorarsi e per essere pronti ad affrontare le sfide necessarie a realizzare i propri sogni.
Credo fermamente che non ci sia un’Associazione come la nostra.
Credo che non ci sia una Regione come la nostra, capace di selezionare con cura e competenza le risorse migliori da offrire ai campionati nazionali.
Credo che non ci sia una Sezione “internazionale” come la nostra, che ci faccia sentire a casa, che sappia sostenerci in ogni percorso intrapreso e farci crescere, insieme e come singoli.
E, soprattutto, credo che non ci sia nulla di più bello che vedere un gruppo intero gioire per il traguardo raggiunto da uno di noi.
Ci auguriamo, quindi, di continuare a gioire ancora, e ancora!
Questa è la nostra Associazione. Questa è la nostra Sezione. La Sezione AIA di Padova.
A nome del Consiglio Direttivo, dei Referenti di Settore, di tutti i Collaboratori e mio personale, auguro a voi e alle vostre famiglie un sereno Natale e un 2025 che possa superare ogni vostra aspettativa.
Con grande affetto,
Matteo Michieli
Nominati 16 Nuovi Colleghi!
Scritto da Nicola Altoviti
Rinnovata la piena fiducia a Michieli!
Scritto da Nicola Altoviti
Sono stati 144 sui 251 aventi diritto, gli associati presenti all’Assemblea Elettiva della Sezione AIA Padova svoltasi lunedì 11 novembre presso la Fornace Carotta in Padova. Alle 19:45 l’ufficio presieduto dal Presidente O.A. Gobbato ha dichiarato aperti i lavori ed ha informato i colleghi sulla candidatura del collega O.A. Matteo Michieli, Presidente uscente del precedente quadriennio.
“Sono qui per chiedere nuovamente la vostra fiducia” ha esordito Michieli nel suo discorso di presentazione della sua candidatura, ripercorrendo quanto svolto nel mandato precedente, declinandone la narrazione al plurale. “Ho voluto sottolineare il Noi per rimarcare come si sia puntato a fare squadra con tutto il Direttivo ed i Referenti e i Collaboratori”, affermando come tale spirito sarà alla base della prossima gestione, con il fine di “rendere la Sezione un ente condiviso tra tutti gli iscritti” con la volontà di continuare a formare Arbitri secondo i principi di lealtà e correttezza.
L’intervento si è chiuso con il messaggio volto a tutti i colleghi: “Un sogno non è mai troppo grande se abbiamo il coraggio di crederci insieme!”.
Al termine delle 2 ore di apertura del seggio elettorale, a valle dello scrutinio, l’ufficio elettorale ha decretato eletto a Presidente della Sezione AIA di Padova per il quadriennio 2024/2028 l’O.A. Matteo Michieli con 133 preferenze sui 144 presenti, con 4 schede bianche e 7 schede nulle.
A margine dell’elezione, il neo eletto e riconfermato Michieli ha affermato: “Ringrazio tutti i colleghi per la rinnovata fiducia, segno tangibile che il lavoro svolto è stato apprezzato e stimolo per continuare a lavorare per la Sezione con il contributo di tutti gli associati e con l’obbiettivo di sognare e crescere insieme”.
In copertina: Michieli durante la fase di voto.
Foto 1: Un momento dell'Assemblea e dei lavori presieduti dall'OA Gobbato;
Foto 2: I complimenti del Componente CRA Monastero al neo eletto Presidente Michieli.
Crescita ed autoanalisi per gli AA.AA.
Scritto da Franco Stefano
Lunedì 4 novembre scorso ha avuto luogo la prima RTO Settoriale dedicata agli Assistenti Arbitali in forza al Comitato Regionale ed agli Organi Tecnici Nazionali.
Alla presenza del Presidente Michieli, la serata ha avuto inizio con i quiz tecnici, per sottolineare come lo studio costante del regolamento sia il punto di partenza della nostra attività.
Si è passati poi alla disamina di alcuni video relativi a situazioni che coinvolgevano i colleghi presenti, i quali poi hanno analizzato le immagini con i relativi spunti che ne potevano derivare. L’auto analisi e il mettere a fattore comune le proprie esperienze sono motivo di crescita per tutto il gruppo.
In conclusione l’AA Can C Giovanni Boato ha presentato una propria match analysis, toccando con l’ausilio di alcuni filamati i punti fondamentali quali concentrazione, collaborazione / teamwork ed aspetti relativi alla Regola 11.
Alla costruttiva lezione di crescita hanno fatto seguito le domante e le curiosità dei colleghi regionali più giovani da cui ne è nato un confronto collettivo.
Affinamento dei contenuti delle relazioni
Scritto da Nicola Altoviti
Mercoledì 23 ottobre ha avuto luogo la Riunione Tecnica Obbligatoria dedicata agli Osservatori Arbitrali. I colleghi si sono riuniti presso la Sala Sport & Salute all'Euganeo e sotto la guida dell'Organo Tecnico Manolo Cagnin hanno analizzato congiuntamente alcune relazioni apossitamente selezionate.
Come noto, tra i compiti dei 'formatori', oltre alle doti di comunicazione e valutazione vi sono quelle legate ai contenuti ed alle capacità descrittive, attività che ogni Osservatore è chiamato a svolgere in fase di redazione della relazione a valle della visionatura effettuata ai colleghi Arbitri Effettivi. Al fine di migliorare il livello e la qualità delle relazioni redatte da tutto il gruppo Osservatori della Sezione, sono stati analizzati gli specifici 'quadri' di relazioni relative sia al Settore Giovanile che a quello Dilettantistico, confrontandone i contenuti e la diretta corrispondenza o meno con le valutazioni assegnate. Ne è scaturita un'interessante lezione di carattere formativo per tutti i colleghi, che ha visto il confronto e gli interventi dei presenti. Durante il suo intervento, Manolo ha voluto sottolinare come una chiara presentazione degli aspetti atletici, tecnici e disciplinari nella relazione, con l'ausilio di episodi o riferimenti a situazioni avvenute, aiuti l'Organo Tecnico a comprendere ciò che effettivamente sia accaduto e come il collega Arbitro abbia affrontato gli episodi e gli eventi propostigli dalla gara per cui era stato designato. "Il contributo di Voi Osservatori a livello sezionale è uno dei principali momenti di crescita dei giovani colleghi, soprattutto ora che il sistema Sinfonia4You constente loro di leggere i contenuti delle Vostre relazioni" ha evidenziato Cagnin. Il Presidente Michieli ha voluto ringraziare gli Osservatori presenti per l'impegno e la dedizione dimnostrati in questo inizio di stagione, oltre che per la disponibilità messa al servizio della Sezione.
A lezione con il Settore Tecnico
Scritto da Matteo Danieli
Lunedì 14 ottobre si è tenuta la seconda Riunione Tecnica Obbligatoria congiunta dedicata ad arbitri ed osservatori patavini che, come di consuetudine, si sono riuniti presso la Fornace Carotta di Padova.
Dopo le abituali comunicazioni di servizio del Presidente Matteo Michieli, ha preso la parola il Componente del Settore Tecnico Alessandro Bianco, il quale ha illustrato i concetti fondamentali in merito al ‘fallo di mano’, soffermandosi dettagliatamente sulle novità introdotte dalla Circolare 1.
Dopo aver definito che il limite superiore della parte del corpo considerata ‘braccio’ coincida con la parte inferiore dell’ascella ed aver assicurato, quindi, che un tocco con la spalla non sia punibile, Alessandro, attraverso un’esaustiva presentazione, ha suddiviso le tre casistiche principali del ‘fallo di mano’ e ne ha sottolineato le caratteristiche.
Queste sono: il tocco “deliberato” (volontario), il tocco per essersi fatti “innaturalmente più grandi” (involontario ma punibile) ed infine il tocco e la conseguente “segnatura di una rete”.
Alessandro, tramite la visione di specifici video, ha analizzato e commentato diverse situazioni di gioco inerenti al “fallo di mano”, riportando il giudizio tecnico e disciplinare presentato dal Settore Tecnico.
Di seguito, le indicazioni e i concetti più importanti:
• Per valutare la volontarietà del fallo di mano, è necessario attenzionare se è la mano che va verso il pallone, o viceversa, e considerare la velocità dell’azione.
• La posizione è naturale se segue la dinamica del movimento del corpo, innaturale se aumenta il volume del fisico in maniera non coerente con essa.
• Se un giocatore segna deliberatamente con la mano/braccio, egli dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo.
• Un difensore che, effettuando un tackle, tocca il pallone con il braccio verticale, perpendicolare a terra, utilizzato per mantenersi in equilibrio, non sarà considerato punibile, anche se il braccio non è a contatto con il terreno.
• Non esiste più l’“automatismo” che il contatto con la mano/braccio sopra le spalle debba essere sempre punito; è necessario valutare se il giocatore “fa sé stesso più grande”.
• Se il contatto con la mano/braccio in posizione innaturale è successivo ad un tiro di un compagno che, nel tentativo di spazzare il pallone, lo calcia con elevata forza, esso non sarà considerato punibile. Se il tiro arrivasse però da un avversario, lo stesso contatto dovrà essere punito.
• Il fallo di mano non deliberato in area di rigore viene depenalizzato. Per un contatto non deliberato mano/braccio-pallone con aumento non consono del volume del corpo, successivo ad un tiro in porta, in una situazione di SPA, non verrà dato nessun provvedimento disciplinare, in una situazione di DOGSO, verrà mostrato il cartellino giallo. L’espulsione per DOGSO in area di rigore avverrà solo se il fallo di mano è deliberato.
• Per valutare la legittimità di una rete, successiva ad un tocco di mano/braccio, è necessario focalizzarsi sull’immediatezza, ovvero quanto tempo trascorre tra il tocco e la segnatura, se il giocatore che segna è lo stesso che ha toccato il pallone. Se, invece, la rete è segnata da un compagno, il concetto di immediatezza decade e la segnatura risulterà valida.
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Presidente Michieli, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.
A lezione con Mozzo sui 'contrasti alti'
Scritto da Matteo Danieli
Lunedì 30 settembre si è tenuta la seconda Riunione Settoriale, dedicata agli arbitri OTS patavini che si sono riuniti presso la Fornace Carotta di Padova.
Dopo le comunicazioni di servizio del Vicepresidente Alessandro Lion, ha preso la parola il Consigliere Componente della Scuola Arbitrale Calcio a 11 Matteo Mozzo, il quale ha disquisito dettagliatamente in merito ai contrasti alti.
In un contrasto alto, chi lo subisce è vulnerabile e la sua sicurezza può essere compromessa.
Il contatto di una parte rigida e compatta (avambraccio, gomito o mano) con una parte morbida (viso) può essere ritenuto pericoloso, in quanto la forza necessaria per ferire l'avversario è di molto inferiore.
L'uso della forza diventa rilevante quando il contatto avviene nella parte posteriore della testa perché i calciatori che lo subiscono non se lo aspettano.
Ci sono due casistiche principali in cui suddividere questo tipo di contrasti: braccio usato come arma e come strumento.
Il braccio utilizzato come strumento è impiegato per mantenere l'equilibrio e segue il movimento normale del corpo. Il braccio o il gomito sono protesi fuori prima che inizi il contrasto e il salto è solo verso l'alto e non anche verso l'avversario. Inoltre, può succedere che chi subisce l'urto vada contro mano/braccio/gomito dell'avversario.
Il braccio o il gomito usato come arma, oscilla verso la faccia dell'avversario, la forza e l’intensità sono elevate ed è in su e in dentro contro l'avversario. Si verifica sempre la situazione in cui una superficie dura vada contro una superficie morbida e l’incolumità dell'avversario è in pericolo.
Matteo, attraverso la visione di specifici video, ha esortato gli arbitri presenti a valutare diverse situazioni di gioco inerenti ai contrasti alti, tramite l’alzata della mano per fallo negligente, del cartellino giallo per fallo imprudente e di quello rosso per vigoria sproporzionata, supportando il proprio giudizio tecnico e disciplinare con adeguate spiegazioni.
Attraverso il confronto, sono nate molte discussioni interessanti, che sicuramente hanno arricchito il bagaglio di esperienze, soprattutto dei più giovani.
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Vicepresidente Lion, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.
(Foto di repertorio)