"Non c'è niente di peggio che vendere in maniera errata una decisione giusta!".
E' con tale affermazione che il Componente del Comitato Regionale Veneto Alessandro Caso ha voluto stimolare la platea degli associati patavini nel corso del suo intervento durante la prima Riunione Tecnica Obbligatoria della Stagione Sportiva che si è tenuta lo scorso lunedì 16 settembre presso la Sala Fornace Carotta in Padova. Dopo il benvenuto del Presidente Michieli, l'illustre ospite ha portato il saluto del Presidente Serena - già presente presso la Sezione Bruno Bellini nel corso del Ritiro Estivo in quel di Fiera di Primiero - ed ha coinvolto i presenti sui temi caratterizzanti la figura arbitrale, quali decisione, resilienza e responsabilità. "Per essere un buon Arbitro è necessario mettere da parte l'IO e puntare sul NOI e quindi sulla Sezione" ha evidenziato Caso, sottolineando come quel 'NOI' necessiti anche di saper ascoltare e imparare dai colleghi più esperti. Ciò che il Comitato Regionale chiede alle Sezioni è di formare Arbitri che siano in grado di attuare una 'PREVENZIONE' che sia di supporto alla gestione della gara, attenzionando i gavi falli di giuoco, le reazioni dei calciatori, le proteste, le perdite di tempo e, non meno importanti, i falli di mano. Il tutto con la finalità di garantire uniformità tecnica, tempestività di valutazione, capacità di decisione e concessione del vantaggio, con l'obiettivo primario di contribuire all'incolumità dei partecipanti alla gara e garantire il regolare svolgimento della stessa.
Alla base di tali risultati sono necessarie qualità tecniche ed atletiche che consentano di attuare uno spostamento sul terreno di gioco che ricerchi la prossimità dell'azione ed il miglior angolo di visione ma è necessario anche saper attuare una oculata gestione della gara. "Ognuno deve agire secondo la sua personalità specifica e secondo i modi e i toni propri del suo carattere" ha precisato Alessandro, evidenziando però come il 'RICHIAMO' sia lo strumento fondamentale da sfruttare per ogni Arbitro, declinato dapprima in richiamo 'informale' e successivamente in 'richiamo formale', entrambi anticamera dei provvedimenti disciplinari. E' fondamentale attuare il richiamo nei primi minuti della gara, sia per far pesare la nostra presenza sul terreno di giuoco che per prevenire l'innalzamento del tono agonistico. Caso ha sottolineato come il richiamo debba essere attuato in occasione del primo fallo con intensità in zona grigia, della prima occasione di dissenso, della prima mischia in occasione di un calcio d'angolo o ancora nella prima occasione di perdita di tempo.
Nella seconda parte della riunione i colleghi più giovani sono stati coinvolti da Alessandro nella visione e valutazione di alcuni videoclip per i quali sono stati chiamati a decretarne il provvedimento tecnico e disciplinare, motivandone la scelta e contribuendo alla discussione collettiva della platea, opportunamente stimolata dallo stesso relatore. La serata si è dimostrata una valida opportunità di crescita e confronto sotto tutti i punti di vista e per tutti i presenti, essendo stati coinvolti anche alcuni colleghi Osservatori Arbitrali che hanno offerto la loro opinione ed espresso le valutazioni contribuendo alla formazione dei giovani colleghi patavini.
Ai ringraziamenti ed ai saluti, il Componente Caso ha voluto congedarsi con una citazione del saggista statunitense Robert Collier: "Il successo è la somma di piccoli sforzi ripetuti giorno dopo giorno", a conferma di come chiunque possa ambire a grandi risultati con la giusta dedizione ed applicazione.