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Diritti e doveri di un arbitro dentro e fuori dal campo In evidenza

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Pubblicato in 2014/2015
Sabato, 28 Febbraio 2015 21:42

Nella splendida location della sala comunale “Fornace Carotta”, più volte apprezzata dai nostri ospiti, tra cui l’ultimo, il Vice Commissario della Commissione Arbitri Nazionale per il calcio a 5 Franco Falvo, si è tenuta la Riunione Tecnica Obbligatoria che ha avuto come argomento uno dei punti cardine dell’essere Arbitro, ossia l’aspetto comportamentale.
Il relatore della serata è stato il nostro associato, Osservatore Arbitrale in forza alla CAI, e Consigliere Vincenzo Mauriello. Con la sapienza tipica degli osservatori, “colonne portanti” dell’AIA, come più volte ribadito dal nostro Presidente Alessandro Scarpelli, egli ha abilmente illustrato le principali norme di comportamento che ogni associato deve seguire quotidianamente, sia nel campo di gioco che nella vita di tutti i giorni. Tali norme, contenute nel Regolamento Associativo (http://www.aia-figc.it/download/regolamenti/reg_aia.pdf), sono state sinteticamente riprese dal Comitato dei Garanti sotto la nuova cornice del Codice Etico e di Comportamento con il quale si son voluti fornire “i principi normativi e le linee guida che devono caratterizzare tutte le attività dell’AIA.” (http://www.aia-figc.it/download/regolamenti/codice_etico.pdf).
Dopo aver sottolineato l’importante funzione svolta dal Comitato dei Garanti, il collega Vincenzo Mauriello si è focalizzato sui diritti e i doveri degli arbitri, così come enunciati rispettivamente dall’articolo 39 e dall’articolo 40 del Regolamento Associativo AIA. È innegabile che solamente attraverso una puntuale conoscenza dei regolamenti in vigore si possa svolgere il proprio compito di Arbitro in maniera ottimale; si rende dunque necessario conoscere non solamente i diritti che ci vengono garantiti ma, più di ogni altra cosa, i nostri doveri, primo fra tutti il rispetto della condizione di terzietà. Come sottolineato dal Vice Commissario Franco Falvo: “la maglia da arbitro la vestiamo sempre, anche fuori dal campo”, dunque “ogni Associato deve dimostrare sempre trasparenza, onestà, lealtà, correttezza, equità, imparzialità, segretezza, riservatezza, probità, rispetto delle regole, indipendenza, decoro, rigore, autonomia, autorevolezza, integrità morale, mirando al raggiungimento del c.d. principio di qualità in linea con quanto stabilito dal Codice Etico e di Comportamento della nostra associazione.
Con il preciso intento di indicare una condotta il più possibile corretta e proteggere l’immagine dell’AIA dal pericolo e dai danni derivanti da comportamenti e pratiche contrarie al diritto, alla morale e all’etica si è prestata particolare attenzione ai cosiddetti Delitti informatici. Il consiglio è sempre lo stesso: fare estrema attenzione a ciò che si pubblica in rete! Qui pro quo e malintesi di ogni genere sono, infatti, sempre dietro l’angolo!

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      Associazione Italiana Arbitri - Sezione di Padova "B.Bellini" 1927

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