Lunedì 14 ottobre si è tenuta la seconda Riunione Tecnica Obbligatoria congiunta dedicata ad arbitri ed osservatori patavini che, come di consuetudine, si sono riuniti presso la Fornace Carotta di Padova.
Dopo le abituali comunicazioni di servizio del Presidente Matteo Michieli, ha preso la parola il Componente del Settore Tecnico Alessandro Bianco, il quale ha illustrato i concetti fondamentali in merito al ‘fallo di mano’, soffermandosi dettagliatamente sulle novità introdotte dalla Circolare 1.
Dopo aver definito che il limite superiore della parte del corpo considerata ‘braccio’ coincida con la parte inferiore dell’ascella ed aver assicurato, quindi, che un tocco con la spalla non sia punibile, Alessandro, attraverso un’esaustiva presentazione, ha suddiviso le tre casistiche principali del ‘fallo di mano’ e ne ha sottolineato le caratteristiche.
Queste sono: il tocco “deliberato” (volontario), il tocco per essersi fatti “innaturalmente più grandi” (involontario ma punibile) ed infine il tocco e la conseguente “segnatura di una rete”.
Alessandro, tramite la visione di specifici video, ha analizzato e commentato diverse situazioni di gioco inerenti al “fallo di mano”, riportando il giudizio tecnico e disciplinare presentato dal Settore Tecnico.
Di seguito, le indicazioni e i concetti più importanti:
• Per valutare la volontarietà del fallo di mano, è necessario attenzionare se è la mano che va verso il pallone, o viceversa, e considerare la velocità dell’azione.
• La posizione è naturale se segue la dinamica del movimento del corpo, innaturale se aumenta il volume del fisico in maniera non coerente con essa.
• Se un giocatore segna deliberatamente con la mano/braccio, egli dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo.
• Un difensore che, effettuando un tackle, tocca il pallone con il braccio verticale, perpendicolare a terra, utilizzato per mantenersi in equilibrio, non sarà considerato punibile, anche se il braccio non è a contatto con il terreno.
• Non esiste più l’“automatismo” che il contatto con la mano/braccio sopra le spalle debba essere sempre punito; è necessario valutare se il giocatore “fa sé stesso più grande”.
• Se il contatto con la mano/braccio in posizione innaturale è successivo ad un tiro di un compagno che, nel tentativo di spazzare il pallone, lo calcia con elevata forza, esso non sarà considerato punibile. Se il tiro arrivasse però da un avversario, lo stesso contatto dovrà essere punito.
• Il fallo di mano non deliberato in area di rigore viene depenalizzato. Per un contatto non deliberato mano/braccio-pallone con aumento non consono del volume del corpo, successivo ad un tiro in porta, in una situazione di SPA, non verrà dato nessun provvedimento disciplinare, in una situazione di DOGSO, verrà mostrato il cartellino giallo. L’espulsione per DOGSO in area di rigore avverrà solo se il fallo di mano è deliberato.
• Per valutare la legittimità di una rete, successiva ad un tocco di mano/braccio, è necessario focalizzarsi sull’immediatezza, ovvero quanto tempo trascorre tra il tocco e la segnatura, se il giocatore che segna è lo stesso che ha toccato il pallone. Se, invece, la rete è segnata da un compagno, il concetto di immediatezza decade e la segnatura risulterà valida.
Ai ringraziamenti per l'attenzione, hanno fatto seguito le raccomandazioni del Presidente Michieli, che ha esortato tutti i presenti a far tesoro della lezione.
Alla R.T.O. ha fatto seguito un momento di convivialità tra alcuni Colleghi che hanno voluto trascorrere la serata in compagnia.