Sotto il profilo delle Riunioni Tecniche Obbligatorie, gli Associati della Sezione A.I.A. di Padova non avrebbero potuto iniziare meglio l’anno 2011. Ospite della “Congiunta”, infatti, è stato il Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Veneto Roberto Bettin, accompagnato dai Componenti Alessandro Lion e Claudio Tognon. “Ospiti”, per modo di dire: i tre, infatti, appartengono tutti alla Sezione euganea.
Così, dopo le tradizionali comunicazioni fornite dal Presidente sezionale Vitaliano Spiezia, ampio spazio è stato lasciato agli interventi dei vertici arbitrali regionali.
Orgoglio, Entusiasmo, Passione: questi i “cardini” del discorso di Roberto Bettin, che ha letteralmente “rapìto” con parole cariche di significato i quasi duecento presenti ad ascoltarlo.
In primo luogo, l’Orgoglio di essere Presidente del C.R.A. Veneto per tre motivazioni fondamentali: la possibilità di avvalersi di un grande gruppo di lavoro, l’ottima collaborazione dei 18 Presidenti sezionali e, ultimi ma certo non per importanza, gli Arbitri. I “suoi” Arbitri: un organico di 531 Persone (tra Arbitri di calcio a 11 e a 5, Assistenti ed Osservatori) retti dallo stesso Entusiasmo e accomunati dalla medesima Passione, seguiti nella loro crescita da una “squadra” di Componenti seria, preparata e professionale (come più volte ribadito, un’equipe di “professori universitari” dell’Arbitraggio!).
Una “squadra”, quella del Comitato Regionale Veneto, sostenuta da due “elementi-cardine”: la meritocrazia e la trasparenza, come ha voluto in più riprese ribadire il Presidente Bettin.
Gli obiettivi per il futuro? Uno, in particolare: il raggiungimento della fatidica “quota 2800”. Non la cima di una montagna, ma il numero complessivo di Associati auspicato entro breve sul territorio regionale. Associati formati, prima di tutto, sotto il profilo tecnico (ad ogni Riunione saranno regolarmente somministrati i quiz) ed atletico, requisiti imprescindibili per la carriera arbitrale.
E un pensiero finale va alla “quota rosa”, che sta dimostrando (anche a livello nazionale) di non aver nulla da invidiare agli esponenti dell’altro sesso: a riguardo, viene ufficializzato che la finale della Coppa Veneto sarà diretta da una terna interamente femminile, così come avvenuto nella scorsa stagione per l’omologa finale del calcio a 5.
Proprio ad una di loro, la padovana Simonetta Romanello, Bettin consegna la gigantografia della rivista “L’Arbitro” che segnala l’evento; altri riconoscimenti vengono dati a Daniele Chiffi (quale miglior debuttante in Serie D per la stagione 2009/2010) e a Vitaliano Spiezia e Lino Marescotti, premiati dall’A.I.A. con una pergamena celebrativa dei cinquant’anni di appartenenza all’Associazione.
Visibilmente emozionato Marescotti, “memoria storica” della Sezione, che ha ricordato con commozione di essere stato il “maestro” del Corso Arbitri a cui prese parte proprio un giovanissimo Roberto Bettin.
Di rilievo, infine, le testimonianze di alcuni giovani arbitri presenti al recente raduno regionale di metà campionato, svoltosi sabato 8 gennaio 2011 a Monastier (TV), che hanno manifestato il proprio ringraziamento per il proficuo lavoro svolto e lo spessore degli interventi (erano infatti presenti, in quella sede, diversi esponenti del mondo arbitrale nazionale, ndr).
Da costoro e dai restanti Associati padovani, il Presidente Bettin si è voluto congedare con una bella riflessione di Einstein sul valore della Vita: “Ci sono due modi di vivere la vita: uno è pensare che niente è un miracolo; l’altro, è pensare che ogni cosa sia un miracolo”.
Ancora una volta grazie, Roberto.