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Giancarlo Perinello: l’AIA e la centralità del momento associativo In evidenza

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Pubblicato in 2015/2016
Domenica, 15 Novembre 2015 19:43

La quarta RTO congiunta della stagione 2015-2016 si apre con la consueta carrellata di comunicazioni agli associati da parte del Presidente Scarpelli che preannuncia, tra l’altro, l’imminente visita dell’arbitro CAN B Eugenio Abbattista presso la nostra sezione, in occasione della prossima riunione plenaria prevista per il 18 novembre.

In pochi istanti la parola passa all’ospite di serata, il componente del Comitato Nazionale dell'AIA, l'A.B. Giancarlo Perinello.
L’illustre relatore, dopo aver portato all’assemblea i saluti del Presidente Nicchi, delinea quello che è il cuore della riunione: l’AIA come Associazione rappresentativa di tutti gli arbitri di calcio italiani.
Troppo spesso infatti si dà per scontato che esista un’associazione che ci rappresenti e ci tuteli, quando invece andrebbe considerata a tutti gli effetti una conquista. Solo aggregandosi in un’associazione può formarsi, grazie alla dialettica interna, un consenso comune sulle linee guida organizzative e tecnico-regolamentari che possa esprimersi unitariamente ed efficacemente all’esterno.
La forza dell’associazione sta nell’avere una struttura stabile ed autonoma rispetto alle altre realtà, e l’AIA, con i suoi 104 anni di storia ha saputo — non senza momenti difficili — raggiungere traguardi importanti proprio sotto il profilo dell’indipendenza. A dimostrazione di ciò, vi è il fatto che la nostra associazione è l’unica realtà arbitrale che nel panorama sportivo partecipa all’Assemblea Federale ed all’elezione del relativo Presidente.
Perinello si addentra poi nel discorso snocciolando dati importanti sulla struttura dell’AIA: 210 le sezioni, 18 i Comitati Regionali, 2 i Comitati Provinciali, circa 35 mila gli arbitri in attività stando ai dati del luglio scorso.
Non si può negare — continua il componente nazionale — che sotto il profilo dell’autonomia patrimoniale ci sia ancora molto da fare, ma il reperimento di uno sponsor che dall’anno prossimo accompagnerà gli arbitri, è sicuramente un’importante tessera del complesso mosaico da completare giorno dopo giorno.
Ma che cosa significa, senza troppi giri di parole, “Associazione Italiana Arbitri”? L’Associazione è condivisione e coesione, l’Italianità rappresenta l’unità quale sintesi della diversità (di cui sono riflesso le differenti sezioni che danno voce alle diverse realtà territoriali), ed infine, l’Essere Arbitri significa mettere al servizio del calcio le proprie capacità tecniche per garantire il rispetto delle regole di questo magnifico sport.

Su queste riflessioni, la riunione volge al termine ed è il momento dei saluti e dei ringraziamenti: grazie a Giancarlo — a nome di tutta la Sezione — per la bella quanto proficua serata passata assieme!

 

(foto di Mario Petrillo)

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