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Rto con Daniele Orsato: “Il rispetto non è un optional !” In evidenza

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Pubblicato in 2013/2014
Domenica, 20 Aprile 2014 11:53

 

2014Gabrielli AIA Orsato9

Dopo due anni torna a far visita alla nostra sezione l’Arbitro Internazionale Daniele Orsato in occasione della Riunione Tecnica Obbligatoria di lunedì 7 aprile 2014.

Un gradito ritorno, fortemente voluto dal presidente Alessandro Scarpelli, che segna una tappa di altissimo spessore nel continuo, costante e qualificato percorso di crescita degli associati patavini. In una sala Fornace Carotta gremitissima dopo una breve introduzione del Presidente Scarpelli e dopo la proiezione di un video di presentazione elaborato dal Vice-Presidente Elena Lunardi, la parola passa immediatamente al relatore d’eccezione.

Descrivere l’attenzione con cui gli associati hanno assistito alle parole dell’illustre ospite risulta tutt’altro che facile: è un rapporto diretto quello che Daniele instaura fin da subito con i propri interlocutori, proprio come la chiarezza che mette dal primo minuto in campo con i calciatori. “Prima fate un passo indietro e poi parliamo” dice ai giocatori che verbalmente lo “assalgono” contestandone una decisione, come mostra una delle varie videoclip proiettate in sala. E’ infatti l’aspetto comportamentale quello su cui non è consentito sbagliare, laddove invece l’errore è il passaggio essenziale che consente all’arbitro di crescere sotto l’aspetto tecnico.

Saper mantenere le “giuste” distanze dai calciatori significa rispettare il proprio ruolo, il che costituisce il primo passo per poi poter ottenere da essi rispetto.

Prestare rispetto significa saper essere “uomini” e, aggiunge, “quello che dimostrate di essere nel rettangolo di gioco, lo siete anche come uomini.”

Nel cuore della riunione tuona con un’affermazione senz’altro ad effetto: “Non tutti diventerete grandi arbitri. Ma voi tutti siete dei grandi arbitri”. Ognuno con il proprio percorso di maturazione, partita dopo partita e vivendo al massimo il presente, non senza difficoltà e sacrifici, può raggiungere il proprio traguardo. E’ indispensabile a tal fine scommettere su se stessi e tirar fuori l’ “orso” che c’è in noi: se ci sono le qualità, si emerge senz’altro.

Il discorso vira poi sull’importanza dell’aspetto preventivo: la partita di un arbitro è infatti continua prevenzione e quello che si è risparmiato ad un giocatore in una gara, peserà il doppio nella successiva. E’ proprio attraverso la capacità di prevenzione che si misura la personalità di un arbitro: bisogna restare sempre sul pezzo, essere presenti e vivere la gara senza tralasciare il dettaglio che appare, lì per lì, insignificante.

Numerosi gli interventi a chiusura della riunione, tra i quali anche quello della madre di un giovanissimo associato che gli ha chiesto come si relaziona con i calciatori più esuberanti. La risposta arriva fulminea: “mi comporto con tutti i calciatori allo stesso modo. Rispetto tutti e allo stesso modo esigo rispetto da tutti.”

La riunione si è conclusa con una cena in compagnia presso un noto ristorante della zona.

 

Orsato-Alessandro

 

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