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La visita di Gianluca Cariolato a Padova! In evidenza

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Pubblicato in 2017/2018
Martedì, 29 Maggio 2018 12:18

Lunedì 23 Aprile la Sezione di Padova ha potuto accogliere tra le sua mura Gianluca Cariolato, ex Assistente Internazionale della Sezione di Legnago, con un passato da Presidente di Sezione e un presente da Componente alla CAI.

Il Presidente Scarpelli, tra gli applausi della Fornace Carotta, ha presentato Gianluca alla platea: “Siamo felici ed onorati di averlo nostro ospite: diamo il nostro benvenuto a Gianluca, uno con dei grandi maestri, un amico, un’eccellenza indiscussa del Veneto”.

Dopo un ringraziamento al Presidente e al Consiglio Direttivo per l’invito, Gianluca ha dato il via al suo intervento, spiegando come avrebbe ripercorso gli ipotetici passaggi di una gara. “Se posso e voglio arrivare non è giusto mettermi un limite che non sia il mio, quello del mio fisico”: l’ospite ha inizialmente fatto capire che è necessario sempre essere costanti in ogni attività, anche quelle di contorno alla pura prestazione arbitrale. Il regolamento va studiato alla perfezione per permetterci di essere pronti prima di andare in campo, ad esempio, mentre la condizione atletica deve essere ottimale in ogni momento della stagione. Questo primo discorso sulla cura dei particolari ha catalizzato da subito l’attenzione dei presenti, che hanno seguito ogni dettaglio: “Fate anche attenzione all’aspetto comportamentale, non postate sciocchezze sui social, non esistono aspetti secondari nell’arbitraggio”.

L’ospite ha quindi proseguito la sua lezione proiettando delle clip video, in modo da mostrare attraverso alcuni esempi l’atteggiamento giusto da mantenere durante la gara. Un atteggiamento adeguato ci porta a posizionarci in maniera intelligente, anche perché l’errore -come ricordato- è sempre dietro l’angolo: “Un posizionamento non corretto può portarci ad una valutazione errata e metterci la partita in salita: per questo motivo la posizione dell’arbitro è essenziale”.

Gianluca ha sostenuto come oltre all’atteggiamento co-attivo, anche una gestione tecnica coerente durante la gara consenta ad un arbitro di venire accettato in ogni sua decisione. Questa uniformità viene percepita dai calciatori in campo, che “sanno captare le minime variazioni nella nostra direzione di gara”, quindi sta a noi non lasciare nulla al caso. “Allo stesso modo, lasciar andare proteste plateali affossa la vostra credibilità: costa fatica andare dal calciatore e gestire la situazione nella maniera corretta” ha proseguito Gianluca.

Cruciale è stato poi il passaggio all’aspetto disciplinare, riassunto in pochi minuti densi di significato: “Siate consapevoli che l’aspetto disciplinare è un’impronta che diamo, soprattutto il primo cartellino della gara, è come un biglietto da visita”. Il provvedimento disciplinare deve essere una cosa certa, soprattutto il primo che prendiamo, è visto come una sorta di paletto posizionato per far capire agli altri qual è il limite da non superare, visto che può condizionarci tutto il resto.

L’ospite, tramite un fitto dialogo con la platea, ha chiarito come dalle situazioni complicate sia difficile uscire, per questo è opportuno “leggere la situazione a nostro favore per poterne venir fuori con la decisione corretta”, ma anche non fermarsi al minimo indispensabile “Curiamo quello che sta succedendo, e ricordiamo che concentrazione massima vuol dire fino alla compilazione del rapporto di gara, fino a che non arriviamo a casa”.

Se non miri a qualcosa, non colpirai mai nulla” individuate l’obiettivo e lavorateci, con perseveranza, perché così anche le cose impossibili diventeranno possibili”. Con questa iconica slide, l’ospite ha concluso il suo intervento.

 Tra gli applausi scroscianti della Fornace, Gianluca ha ricevuto i ringraziamenti del Presidente Scarpelli, che si è detto “felice per aver assistito ad una lezione di altissimo livello, sicuro del fatto che rimarrà per molto tempo nella mente di tutti i nostri Associati”. Un folto gruppo di persone ha infine preso parte al terzo tempo della RTO in un ristorante poco distante, per concludere la serata in compagnia.

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