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La riunione di Umberto Crainich a Padova In evidenza

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Pubblicato in 2017/2018
Lunedì, 15 Gennaio 2018 15:36

La prima RTO del 2018 si è aperta con un ospite sorteggiato dal CRA Veneto: si è trattato di Umberto Crainich, Arbitro Effettivo della Sezione di Conegliano dal 2008, promosso al CRA nel 2010, Talent nella stagione 2011-2012 e approdato alla Categoria CAI nel Luglio 2017. Umberto ha da poco ritirato a Bassano il premio “Agnolin” come “miglior Arbitro CRA Veneto immesso nell’organico CAI”, e si appresta ad affrontare la seconda parte della Stagione al suo primo anno da Arbitro Nazionale.

Lunedì 8 Dicembre una Fornace Carotta ricca di associati patavini ha accolto l’ospite, che dopo aver assistito alla presentazione dell’ultimo Corso Arbitri, è stato introdotto dal Presidente Scarpelli come “un collega giovane, ambizioso e pronto a dimostrare quel che vale”. Umberto si è presentato alla sala con un tono di voce forte e deciso, assieme ad un modo di fare molto apprezzato dai presenti, chiaro e risoluto. L’ospite ha aperto la sua lezione mettendo subito le cose in chiaro: “non sono qui ad insegnare nulla a nessuno, vi faccio solo vedere le cose dalla mia prospettiva, per mettermi in gioco davanti a voi ed imparare assieme”.

Umberto, nel suo lungo intervento, ha voluto presentare una sorta di decalogo arbitrale volto ad un obiettivo principale: rispondere alla domanda “come fare a vincere le Partite?”. Nel farlo, il nostro ospite ha volutamente messo in risalto le fondamenta di una corretta prestazione arbitrale: l’adeguata conoscenza del regolamento e una perfetta preparazione atletica. Ogni punto della lista, presentata con una curatissima presentazione proiettata alle sue spalle, era corredata da una immagine o una breve clip video volta a facilitare la comprensione dei concetti esposti, lasciando spazio a delle prolifiche domande giunte da un parterre gratificato da una lezione così interattiva. La coerenza tecnico/disciplinare, cardine di ogni prestazione di alto livello, ha richiesto una dose di attenzione e tempo maggiore, in maniera da poter mettere luce su determinati aspetti tecnici di elevata difficoltà, come i falli cosiddetti grigi, “non sempre valutabili in serenità”, come fatto notare dal fischietto coneglianese. Ma anche le importanti digressioni sui benefici di uno spostamento adeguato, sull’importanza della generosità atletica e della cura dei particolari sono risultate particolarmente utili agli associati presenti.

“Volerci credere fino in fondo dev’essere una frase che viene ripetuta continuamente, un mantra che assieme al divertimento in campo e alla capacità di autocritica deve bilanciare la nostra carriera arbitrale in ogni suo momento” ha così riassunto Umberto, al termine di una riunione estremamente prolifica, ricordando inoltre che “non bisogna creare alcuna cultura degli alibi: zero alibi ! non abbiate paura e arriverete fino in fondo”.

Il pubblico, che ha apprezzato in maniera particolare le tematiche approfondite dall’ospite, ha suggellato l’esposizione con un forte applauso finale. I saluti e i ringraziamenti del presidente Scarpelli, al termine della riunione, hanno concluso un incontro ricco di contenuti stimolanti che hanno lanciato numerosi spunti agli associati presenti. La serata è poi proseguita in un ristorante poco lontano dalla Fornace, per poter passare con l’ospite altri attimi associativi di grande serenità.

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